Formula 1 d’autore: pagelle del GP di Francia

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In quello che potrebbe essere l’ultimo Gran Premio di Formula 1 per il circuito del Paul Richard, in Francia, va in scena una gara movimentata ma non per tutti. Come al solito sono sempre i tre top team a duellare, mentre, nelle retrovie è tutto, molto, anonimo.

Potrebbe essere l’ultima gara della Formula 1 in Francia, in un circuito, quello di Paul Richard che forse neanche doveva starci in F1. Per chiudere in bellezza, ci regala, per la prima volta, una gara movimentata e con alcuni colpi di scena, anche se il tutto è concentrato nei primi tre team ovvero: Red Bull, Ferrari e Mercedes. Un Gran Premio dunque in cui c’è tanto da dire anche se solo per certe scuderie e che contemporaneamente dice molto di questa stagione, in attesa di arrivare in Ungheria, ultima gara prima della pausa estiva.

La gara è un film già visto, forse anche troppe volte. Leclerc si prende la pole position al sabato, la macchina si dimostra superiore e poi in gara, mentre è in prima posizione, è costretto al ritiro lasciando la vittoria della gara, ancora una volta, a Max Verstappen. L’altro pilota Ferrari, Carlos Sainz, si rende invece protagonista di una grande rimonta che se non fosse stato per la penalità di cinque secondi sarebbe potuta terminare a podio. Infine la Mercedes che riporta, dopo tantissime gare, tutte e due le macchine a podio.

Leclerc ricasca nell’incubo, mentre la Red Bull di Max Verstappen allunga seppur di poco, nel frattempo la Mercedes sembra tutt’altra cosa rispetto all’inizio della stagione ma portando a casa certi risultati sempre per episodi

Max Verstappen (Red Bull) & Charles Leclerc (Ferrari) – Non è un film (Articolo 31): no, non è un film quello che succede, ormai troppo spesso, tra i due piloti. Leclerc che si prende la pole al sabato, con la sua Ferrari che domina in gara e poi per qualche motivo perde la prima posizione. Quel punto ad approfittarne è Max Verstappen che vince ed allunga sul mondiale pur sapendo di non avere la migliore macchina. Non è un film purtroppo, è tutto vero, e fa male, soprattutto se succede quello che è successo nel GP di Francia. Se proprio vogliamo considerarlo un film sulla Formula 1 facciamo che siano tutti dei sequel, venuti malissimo, di Imola 2022.

Formula 1

Lewis Hamilton & George Russell (Mercedes) – Mi si escludeva (Vasco Rossi): certo, la Mercedes non è quella che ha dominato negli passati e che ha fatto vincere 7 titoli mondiali a Lewis Hamilton ma ad oggi, grazie a quei piccoli aggiornamenti che hanno portato, la scuderia anglo-tedesca si sta dimostrando competitiva. Alla fine, quando c’è l’occasione, uno dei piloti, o tutti e due come nel caso del GP di Francia, li ritroviamo sul podio facendo sì che la scuderia si possa essere già presa il terzo posto nei costruttori. Escluderli dalla lotta mondiale di Formula 1 va bene, ma averli esclusi dalle posizioni sul podio è stato un grande errore.

Sergio Perez (Red Bull) – Ciao Ciao (La Rappresentate di Lista): sembrava che Sergio Perez, secondo pilota della Red Bull, potesse essere uno dei protagonisti, in prima persona, nella lotta mondiale. Fin dall’inizio della stagione ha cercato di mettere i bastoni tra le ruote al suo compagno di squadra, Max Verstappen, anche pesanti, e forse, il limite, si è raggiunto proprio dopo la sua vittoria a Monaco. A questo punto, dopo un’altra gara di completo anonimato, è chiaro come il team abbia deciso di rendere più difficili le cose al pilota messicano, con assetti poco adatti e strategie di gara che vedono sempre il pilota finire fuori dal podio. Ciao ciao Perez, non puoi giocare alla “lotta mondiale”.

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Carlos Sainz (Ferrari) – Giorni di gloria (Fast Animals and Slow Kids): al contrario del suo collega come secondo pilota, ovvero Sergio Perez, che si ritrova rallentato, il pilota spagnolo va molto veloce, e riesce a tirare fuori grandi prestazioni. In Francia è protagonista di una rimonta a causa della penalità, che lo ha costretto a partire penultimo, per aver cambiato motore dopo i problemi in Austria. Da un po’ di gare il suo passo è superiore ma deve far di sì usarlo tutto per togliere punti alla Red Bull del pilota messicano e, nel caso, a Max Verstappen.

Marco Mancinelli
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