Non solo Leonardo DiCaprio. Sono molte le star dell’olimpo di Hollywood a non aver ancora avuto la possibilità di stringere tra le mani la tanto agognata statuetta dorata. Noi di Shockwave Magazine abbiamo selezionato 10 attori che meriterebbero l’Oscar.
Da Gary Oldman a Liam Neeson, da John Travolta a Sylvester Stallone, da Will Smith a Jude Law, da Alan Rickman a Hugh Grant. La lista è lunga, infatti è stato arduo sceglierne soltanto 10.
Johnny Depp
Dopo DiCaprio è forse il caso più eclatante. Johnny Depp potrebbe considerarsi il trasformista per eccellenza, un carnevale umano, in grado di calarsi magistralmente in ogni ruolo. Da Willy Wonka a Jack Sparrow, da Gellert Grindelwald al Cappellaio Matto.
Sono passati più di trent’anni dalla sua prima apparizione sul grande schermo e da allora non ha fatto altro che collezionare un successo dopo l’altro. Johnny Depp, colui che più di tutti incarna l’idea di bello e dannato, ha recitato accanto ai nomi più importanti del cinema, diventando uno degli attori più apprezzati della sua generazione.
Come se tutto ciò non fosse abbastanza però, non solo Hollywood non l’ha ancora premiato con il dovuto riconoscimento, l’Oscar sarebbe il minimo dopotutto, ma negli ultimi tempi vuole anche voltargli le spalle.
Kenneth Branagh
Credo che sia uno dei migliori attori del cinema contemporaneo, e la sua poliedricità è il motivo per cui meriterebbe un degno riconoscimento. Branagh ha stretto un sodalizio artistico con Christopher Nolan che ha fatto sì che riuscisse a guadagnarsi la fiducia e il rispetto del pubblico.
Però è la sua interpretazione dell’investigatore Hercule Poirot che ci ha tenuti incollati al grande schermo.
Lo stesso Kenneth Branagh si è più volte dimostrato entusiasta nell’interpretare questo particolare personaggio e lo ha descritto come un ossessionato dall’equilibrio e dall’ordine.
“Scoprire chi è stato non gli basta. Deve capire perché l’ha fatto. E una volta compresa la motivazione, la domanda successiva è: Si può chiamare giustizia questa? La vendetta è giustizia? La vendetta è chiusura del cerchio? Per un uomo come Poirot, che all’inizio pensa che esista solo il bene contrapposto al male, sarà difficile cambiare idea? Poirot ha un’idea diversa di giustizia ma a seguito del complesso omicidio è costretto a rivedere la sua posizione. Credo che questo dilemma sia l’aspetto che rende il film contemporaneo.”
Ryan Gosling
Affascinante e magnetico. Regista, attore, sceneggiatore, produttore, cantante e musicista. Insomma potremmo definire Ryan Gosling come il tuttofare di Hollywood.
Se c’è da scegliere due ruoli interpretati da Ryan che ci hanno lasciati letteralmente senza fiato sono sicuramente Noah Calhoun in Le pagine della nostra vita e Sebastian Wilder in La la land.
Samuel L. Jackson
Uno dei registi che ha fortemente voluto Samuel L. Jackson in quasi tutti i propri film è Quentin Tarantino, con cui l’attore ha instaurato un sodalizio artistico che dura ormai da anni.
È infatti Pulp Fiction, pellicola cult di Tarantino del 1994 a consacrare definitivamente Samuel L. Jackson come uno degli attori più bravi di Hollywood. Nei panni del malavitoso Jules Winnfield, Jackson ottenne la nomination agli Oscar come miglior attore non protagonista. Il film, inoltre, vinse la Palma d’Oro a Cannes.
Tarantino lo vuole ancora in Jackie Brown del 1997, nel ruolo di Ordell Robbie, Jackson vinse l’Orso d’argento come miglior attore al Festival di Berlino. Dopo un cameo in Kill Bill: volume 2 del 2004 e la partecipazione, come voce narrante, in Bastardi senza gloria del 2009, nel 2012 Samuel L. Jackson è tra i protagonisti di Django Unchained, omaggio di Tarantino al celebre Django di Sergio Corbucci. L’ultimo film girato insieme da Samuel L. Jackson e Quentin Tarantino è The Hateful Eight del 2015.
Samuel L. Jackson fra l’altro è anche uno dei protagonisti fissi del Marvel Cinematic Universe, la serie di film basati sui supereroi dei fumetti Marvel. L’attore interpreta Nick Fury, il direttore dello S.H.I.E.L.D., l’organizzazione spionistica e antiterroristica che combatte il terrorismo e investiga su eventi paranormali e soprannaturali.
Kevin Costner
Lui, a dire il vero, un paio di Oscar li avrebbe pure vinti (nel 1991 in qualità di produttore e regista di Balla coi lupi). Eppure la soddisfazione di stringere tra le mani la statuetta conquistata come attore gli è stata negata.
Kevin Costner alimenta il suo stesso mito nei magici anni Novanta dove, tra grandi film e clamorosi successi, sembra una sorta di Re Mida del box office, amato dalle donne e invidiato dal pubblico maschile. Sembra però che i bei tempi siano ormai passati.
Benedict Cumberbatch
Con The Imitation Game siamo di fronte al film che consacra definitivamente il talento dell’attore nato a Londra il 19 luglio 1976. Nella pellicola Cumberbatch interpreta Alan Turing, genio matematico inglese (poi morto suicida nel 1954), che ha decriptato il Codice Enigma, utilizzato dai nazisti per le comunicazioni durante la Seconda Guerra Mondiale.
Sherlock è diventato il simbolo della serialità britannica, merito di una scrittura sopraffina e di un cast di altissimo livello. Cumberbatch si è aggiudicato un Emmy per il ruolo di Sherlock Holmes.
Tom Cruise
Il suo tentativo di conquistare l’Oscar si potrebbe facilmente sintetizzare con due parole: missione impossibile. Il suo caso ricorda molto quello di DiCaprio e ora è diventato uno degli uomini più potenti e influenti dello star system.
Nel 1983 ottenne il suo primo ruolo da protagonista con Risky Business – Fuori i vecchi… i figli ballano, Tom Cruise mostrò senza alcuna paura il suo talento innegabile. Ed è per questo che parlarne solo come un sex symbol sarebbe un grave errore, perché Cruise si è guadagnato la fiducia e il rispetto di regie illustri (da Stanley Kubrick a Michael Mann, da Steven Spielberg a Martin Scorsese).
Bradley Cooper
A volte il bel faccino non aiuta anche gli uomini, spesso relegati in pigri stereotipi che li vedono bravi solo all’interno delle solite commedie demenziali o romantiche. Bradley Cooper è riuscito un po’ alla volta a scrollarsi di dosso la nomea di attore belloccio colpevole di riuscire soltanto a far ridere la gente e innamorare le donzelle, e lo ha fatto scegliendo con grande cura e intelligenza i progetti a cui prendere parte.
E così, tra film dal sapore agrodolce come Il lato positivo e ruoli drammatici come quello in American Sniper, il nostro Bradley è cresciuto, sino ad arrivare alla regia dello stimato A Star Is Born, meritevole di ben 8 nomination all’Oscar.
Robert Downey Jr.
Potremmo paragonare la carriera di Robert Downey Jr. al ciclo vitale di una fenice. Un attore straordinario e imprevedibile, in grado di scomparire dietro ai ruoli che interpreta.
Al centro delle sue due esistenze c’è la diga della droga e del carcere; prima qualche piccola perla (Charlot, America Oggi), poi ecco il turno dell’ironia di Iron Man e di Sherlock Holmes che lo eleva ad assoluta superstar. E a “genio, milionario, playboy, filantropo”. Date un Oscar a quest’uomo.
Richard Gere
Ha recitato in diversi film di successo, tra cui Ufficiale e gentiluomo, Pretty Woman, Schegge di paura, La frode, e Chicago, grazie al quale ha vinto un Golden Globe per il miglior attore in un film commedia o musicale e uno Screen Actors Guild Award come parte del miglior cast.
Richard Gere poteva finire nella cinquina da Oscar per Arbitrage ma pure per Ufficiale e gentiluomo per i quali invece ha solo ottenuto la candidatura ai Golden Globe.
Leggi anche
- Libera, tra rispetto della legge e desiderio di vendetta - Novembre 18, 2024
- Dal cinema alla fotografia: il regista premio Oscar Giuseppe Tornatore si racconta - Novembre 12, 2024
- Il tempo che ci vuole: la lettera d’amore di Francesca Comencini al padre Luigi e alla Settima Arte - Ottobre 5, 2024