Ore 20.50 inizia la seconda serata del Festival di Sanremo 2020. Ad aprire questa volta non è Fiorello, ma Amadeus che si collega con l’amico e co-presentatore che entra nel Teatro Ariston vestito da Maria De Filippi. La conduttrice, spiazzando un po’ tutti, lo chiama in diretta per una scena che negli anni sarà ricordata tra le più epiche ed iconiche della kermesse musicale.
Dopo il simpatico siparietto, subito spazio alle Nuove Proposte giudicate sempre dalla giuria demoscopica. Si parte con lo scontro tra il duo Martinelli e Lula e Fasma. Ad avere la meglio è stato Fasma con Per sentirmi vivo. Segue la sfida tra Marco Sentieri e Matteo Faustini, dove a vincere è stato il primo con Billy Blu. Due belle canzoni che si vanno ad aggiungere a quelle di Tecla e Leo Gassman già in semifinale. Al termine l’omaggio e standing ovation al ricordo di Fabrizio Frizzi che oggi sarebbe stato il suo compleanno.
Prima dell’inizio della gara dei Big, Fiorello si prende una mezz’ora ( e un po’ di più) per il suo sketch: balla, canta e scherza con Amadeus. Peccato che si sono 12 cantanti che devono cantare. Alle 22.00 passate, si inizia finalmente con la competizione. Il primo ad esibirsi è Piero Pelù, per la prima volta a Sanreo, con il suo rock leggero. Il Pelù de El Diablo scordatevelo perché Gigante è un pop-rock, ha un ritmo calzante, coinvolgente e lui si conferma un ottimo performer. A presentare Elettra Lamborghini con Musica (e il resto scompare) sono le giornaliste Emma D’Aquino e Laura Chimenti che affincheranno Amadeus per tutta la serata. Con Elettra arriva il pizzico trash e giovanile.
In una serata iniziata lenta e che continua lentissima, c’è spazio anche per il tennista numero uno al mondo Novak Djokovic, neo campione degli Austrilian Open e grande amico di Fiorello. Lo sportivo canta Terra Promessa insieme ad Amadeus e a Fiorello. La gara prosegue con Enrico Nigiotti e la sua banalotta Baciami Adesso che non ha nulla a che fare con Nonno Hollywood dello scorso anno.
Dopo la réclame Amadeus presenta Sabrina Salerno, l’altra co-conduttrice della serata. Avanti con la gara con Levante e la sua personalissima Tikibombom, che non delude le aspettative, e il gruppo indie Pinguini Tattici Nucleari con la loro strabiliante Ringo Star, una delle migliori canzoni di questo Festival: “Gli amici ormai si sposano alla mia età ed io mi incazzo se non indovino all’eredità”. Poi è il tempo di un’esibizione da brividi: Tiziano Ferro accompagnato da Massimo Ranieri in Perdere L’Amore ed arriva una meritatissima standing ovation per i due artisti. La competizione continua con Tosca e la sua Ho amato tutto. Ancora un altro ospite, ma questa volta tocca a Paolo Palumbo, un giovane chef affetto da SLA che si è esibito insieme al fratello con la canzone Io Sono Paolo.
Alle 23.40 arriva il momento nostalgia con la reunion dei Ricchi e Poveri. La formazione storica tra playback ed autotune fa rivivere al pubblico le storiche canzoni del loro repertorio, dando il via al karaoke: da Sarà quel che sarà a La prima cosa bella, da Sarà perché ti amo a Mamma Maria. Come se non bastasse dalla platea sale sul palco un altro ospite. Questa volta è il caso di Zucchero che si fa padrone di una performance da vero big internazionale. Certo che se non fosse mezzanotte passata e se non mancassero metà cantanti in gara, l’esibizione sarebbe stata più apprezzata.
La gara continua con Francesco Gabbani che, messa la scimmia nello scatolone, canta Viceversa, una canzone intimista, romantica, autorale. Di quelle che piacciono a me. Poi è il tempo di Paolo Jannacci con Voglio parlarti adesso. E proprio quando la situazione sembra che si stia velocizzando ecco spuntare l’ennesimo ospite della serata: Gigi D’Alessio. Alle 24.40 pare uno scherzo, e invece no. Poi è la volta di Rancore con Eden, un gran bel brano.
Ancora una volta sul palco sale Massimo Ranieri, ma questa volta da solo perché Tiziano Ferro lo segue dopo con un madley delle sue canzoni più importanti. La gara prosegue con Junior Cally che propone No, grazie, una canzone di rottura, politica, sociale. Uno spiraglio alle 01.10. Bravo. Spazio all’importantissimo monologo di Emma D’Aquino sul giornalismo e sulla libertà di stampa. Un discorso serio, esemplare, una riflessione profonda e coraggiosa che avrebbe meritato un orario diverso, come quello di Rula Jabreal. Poi è la volta di Giordana Angi con Come mia madre. Una buona canzone, voce penalizzata dall’orario troppo tardo per far esibire un cantante. Una cosa sconcertante. A chiudere il cerchio dei Big è Michele Zarrillo con Nell’estasi o nel fango.
E quando pensiamo che stiamo arrivando in dirittura d’arrivo ecco che arriva il monologo anche di Laura Chimenti. Questa volta niente giornalismo, ma è una lettera d’amore alle tre figlie. Delle parole a cuore aperto, dove a parlare sono i sentimenti, le emozioni. E’ un racconto d’esperienza che però all’1.30 non si affronta.
Conclusioni
Dunque, la seconda serata del Festival di Sanremo 2020 ha viaggiato sulla stessa lunghezza d’onda della prima. Tra i gap più lampanti c’è la lentezza di una scaletta snervante che a tratti svilisce: troppe lungaggini, troppi tempi morti, troppi ritardi, troppi ospiti che si accavallano tra di loro all’impazzata. Non è possibile iniziare la gara dei big alle 22.00 passate e far cantare alcuni di loro oltre l’una di notte. Le canzoni sono meritevoli, non tutte ovviamente, ma la maggior parte si. Ho apprezzato la sobrietà di Emma D’Aquino e quella Laura Chimenti, la performance di Tiziano Ferro a cui darei più spazio e l’esibizione di Zucchero. Meritatissima la prima posizione di Gabbani e la sua balland, confermandosi un grande artista e come ho da sempre sostenuto: senza scimmia è ancora più bravo e oltre Occidentali’s Karma c’è molto di più. Speriamo che nelle restanti serate si dia più spazio alla gara e meno al contorno. Sono ottimista.
Sanremo 2020: la classifica della seconda serata
- Francesco Gabbani
- Piero Pelù
- Pinguini Tattici Nucleari
- Tosca
- Michele Zarrillo
- Levante
- Giordana Angi
- Paolo Jannacci
- Enrico Nigiotti
- Elettra Lamborghini
- Rancore
- Junior Cally
Prima classifica generale di Sanremo 2020
- Francesco Gabbani
- Le Vibrazioni
- Piero Pelù
- Pinguini Tattici Nucleari
- Elodie
- Diodato
- Irene Grandi
- Tosca
- Michele Zarrillo
- Levante
- Marco Masini
- Alberto Urso
- Giordana Angi
- Raphael Gualazzi
- Anastasio
- Paolo Jannacci
- Achille Lauro
- Enrico Nigiotti
- Rita Pavone
- Riki
- Elettra Lamborghini
- Rancore
- Bugo e Morgan
- Junior Cally
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