La data del 10 ottobre in un Estragon sold out riconferma Achille Lauro come un artista in netta crescita artistica e di pubblico: da Sanremo al tour nei club, il ragazzo romano e la sua squadra costruiscono uno show interessante e pieno di energia.
Nell’ultimo secolo abbiamo assistito al trionfo del moderno, con le sue pagine bianche e le sue parole in libertà; poi abbiamo assistito al post-moderno, con la sua ironia e il citazionismo continuo dell’arte istituzionale e dei generi popolari. Ora, cosa viene dopo il post-moderno? Il “post-post”?
Quarant’anni esatti dopo Lyotard, nel pieno dell’era della crisi, è il momento di interrogarsi sulla cultura dominante in Italia: non c’è bisogno di entrare in salotti intellettuali o aule accademiche per rendersi conto che ci sono dinamiche nuove al lavoro.
Addossare sulle spalle di Achille Lauro responsabilità troppo grandi è ovviamente un’ingiustizia: l’artista – e il suo produttore e co-star Boss Doms – seguono un loro percorso che deriva dalla sensibilità artistica, e non da costrutti teorici. Tuttavia, il loro recupero dei generi del passato è un esperimento interessante e unico nel panorama mainstream italiano: prima era la samba con cui hanno rinfrescato la trap italiana, poi il rock con cui hanno colpito in pancia la platea di Sanremo, e ora il punk e la disco music che infiammano i club. Da questa intervista, poi, pare che il prossimo disco si incentrerà sulla dance europea anni Novanta.
Nel loro lavoro c’è ironia e istrionismo, ma c’è anche un elemento che supera il paradigma post-moderno: il prendersi estremamente sul serio. Rolls-Royce rideva delle hit da classifica e delle rockstar maledette, finché non diventava commovente: “Dio ti prego salvaci da questi giorni/Tieni da parte un posto e segnati sti nomi”. 1969 rideva dei cowboy e delle sonorità pop-rock, finché non diventava una canzone dedicata al rapporto con la madre. Si recupera il passato, ma oltre a citarlo lo si ricarica di significato.
Lo show di Bologna dura un’oretta e mezza, mancando le tante guest star che hanno caratterizzato altre date, come Morgan a Milano. Oltre alla band di Lauro, salgono sul palco tre opening act della No Face Agency: il duo Mattway & Uzi Lvke, la cantante Joey, e il DJ Göw Trïbe; unico featuring è Simon P sul brano Roma, ospite fisso del tour. Friends&Partners produce in prima persona lo show, in collaborazione con No Face, mentre il service è Rooster srl e gli effetti speciali di Tekset.
La band, fortissima e dal suono granitico, è composta da Mattia Tedesco alla chitarra, Marco “Lancs” Lanciotti alla batteria, e Nicola Iazzi al basso, nomi ben noti a chi ha frequentato la scena rock e metal italiana, capaci di costruire un vero muro di suono valorizzato dal mix “bass-oriented” di Mattia Peruch.
La scenografia, i contributi sul LEDwall e l’illuminotecnica sono da rock show, e seguono i diversi momenti della scaletta: Thoiry è una festa, La Bella e la Bestia un momento intimo, Rolls-Royce un coro continuo; di altissima qualità l’assolo dei musicisti. I costumi dei due protagonisti cambiano più volte durante lo show, passando dai KISS, a David Bowie a Renato Zero, sotto l’occhio attento di “Nick” Cerioni.
I pezzi del set si concentrano sull’ultimo album di Achille Lauro, uscito in fretta e furia dopo la doccia sanremese, ma non mancano molte hit del passato. Il tour nei club, che era pianificato per la primavera scorsa, è stato spostato in autunno per i nuovi impegni portati dal successo televisivo; il tempo e le lunghe prove in saletta con la band hanno portato una grande affinità sul palco e sfumature piacevoli per tutte le età.
Questa la scaletta completa dello show di Bologna, cover comprese:
01. Intro
02. Cadillac
03. Thoiry
04. Jailhouse Rock
05. 1969
06. Sexy Boy
07. Zucchero
08. Sexy Ugly
09. Ulalalà
10. Maledetto Lunedì
11. Amore Mi
12. Roma (con Simon P)
13. Mamacita
14. Bvlgari
15. Maraja
16. Delinquente
17. Je t’aime
18. Song 2 e solo band
19. Rolls Royce
20. Penelope
21. Midnight Carnival
22. Scusa
23. Coco Bongo + Thoiry
24. La Bella e la Bestia
25. Dararari
26. Rolls-Royce (reprise)
27. C’est la Vie
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