Le indagini di Lolita Lobosco [Recensione]

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La prima serata della domenica è affidata a donne straordinarie e coraggiose. Dopo Mina Settembre è il turno Lolita Lobosco,vicequestore del commissariato di polizia di Bari.

Le indagini di Lolita Lobosco è una serie televisiva liberamente ispirata all’omonima serie di romanzi di Gabriella Genisi che ha appunto per protagonista Lolita Lobosco, donna al comando di una squadra di soli uomini, che ci ha fatto compagnia nelle scorse 4 settimane.

La serie è prodotta da Rai Fiction, Bibi Film TV e Zocotoco con il contributo di Apulia Film Commission ed è stata scritta da Massimo Gaudioso, Daniela Gambaro e Massimo Reale, mentre alla regia troviamo Luca Miniero, garanzia di successo, basti solo pensare a film come Benvenuti al Sud.

Negli ultimi tempi ho notato che la televisione, e la Rai in particolare, si stia dando da fare per portare sul piccolo schermo storie travolgenti che hanno le donne come protagoniste assolute. Dopo Bella da morire, Imma Tataranni, Vivi e lascia vivere è il turno di Lolita Lobosco: stavolta a portare il peso del mondo sulle spalle è una straordinaria Luisa Ranieri.

Vicequestore di polizia, Lolita Lobosco torna nella sua Bari per dirigere una squadra di soli uomini. In un mondo ostinatamente governato dai maschi, Lolita sceglie di restare sé stessa senza reprimere il suo fascino e la sua bellezza, anzi usa queste sue doti per affermarsi e combattere i pregiudizi. Tutto questo con l’aiuto dei suoi fidati colleghi Antonio Forte (Giovanni Ludeno), Lello Esposito (Jacopo Cullin), il professor Introna (Francesco De Vito), e il questore Jacovella (Ninni Bruschetta).

Lolita è sinonimo di intuito, determinazione, coraggio, ma anche di fascino e femminilità. Ha un rapporto difficile con gli uomini, che l’hanno sempre delusa, e che sono l’argomento principale delle conversazioni con la sua migliore amica Marietta (Bianca Nappi). L’ultimo arrivato che sembra però averle fatto perdere la testa è Danilo Martini (Filippo Scicchitano), un giornalista 10 anni più giovane. Chissà se è la volta buona che il cuore di Lolita si metta finalmente in pace.

A distrarla dalle questioni amorose, oltre al suo lavoro, c’è però un’oscura vicenda di famiglia su cui non è ancora stata fatta luce. Anni fa suo padre perse la vita in un incidente. Mentre sua madre Nunzia (Lunetta Savino) è sempre stata convinta che il marito fosse stato ucciso, Lolita invece non l’ha mai perdonato. Il dovere di ogni poliziotto però è di cercare la verità e di fare giustizia e la stessa Lolita presto dovrà essere pronta a ricredersi.

Per quanto riguarda i dettagli tecnici, le musiche perfettamente integrate con la trama sono curate da Tommy Caputo e Santi Pulvirenti, alla scenografia invece troviamo Massimiliano Nocente e tra i produttori, insieme a Filippo Rizzello e Angelo Barbagallo, figura anche Luca Zingaretti, marito di Luisa Ranieri e particolarmente noto per la sua interpretazione del Commissario Montalbano. Insomma la vena investigativa sembra proprio essere una caratteristica della coppia.

La fiction è stata girata quasi interamente in Puglia: le location del set televisivo infatti comprendono Bari, Monopoli, il Salento e Roma.

Lolita Lobosco
Luisa Ranieri è Lolita Lobosco.

Vediamo insieme in cosa si è cimentata Luisa Ranieri nei primi 4 episodi di Le indagini di Lolita Lobosco.

Episodio 1 – La circonferenza delle arance

Ritornata a Bari, sua città natale, il vicequestore Lolita Lobosco si occupa di un caso dove l’accusato è un dentista incensurato e suo primo grande amore, accusato di abuso sessuale nei confronti della sua assistente. Lolita è convinta dell’innocenza dell’uomo, ma il ritrovamento di un cadavere fa vacillare la sua convinzione.

Episodio 2 – Solo per i miei occhi

Lolita Lobosco indaga sull’omicidio di Bianca Empoli, una bella e affermata musicista che aveva affittato, all’insaputa del marito, un appartamento per preparare i suoi concerti da sola. Il vicequestore si trova, così, a scavare nella vita di Bianca, sua coetanea, e a confrontarsi con le sue scelte inusuali che la hanno condotta ad una carriera segnata dai successi quanto dalla solitudine.

Lolita Lobosco
Da sinistra: Danilo Martini (Filippo Scicchitano), Luisa Ranieri (Lolita Lobosco), Antonio Forte (Giovanni Ludeno) e Lello Esposito (Jacopo Cullin).

Episodio 3 – Spaghetti all’assassina

Lolita Lobosco investiga sull’omicidio di un cuoco, rinomato per i suoi “spaghetti all’assassina”, che pare senza colpevoli. Il caso mette in luce la brutta vicenda che ruota intorno alla morte dell’uomo, che le indagini rivelano essere un personaggio del tutto diverso da come appariva, pieno di ombre e di ambiguità.

Episodio 4 – Gioco pericoloso

Il giorno dopo una rimpatriata di classe Lolita viene svegliata dalla notizia della morte di Vittorio, suo ex compagno di scuola. Sembra trattarsi di un suicidio, ma questa versione non soddisfa l’acume investigativo di Lolita, che decide di approfondire le indagini sul caso, già destinato all’archiviazione.

Con determinazione e testardaggine il vicequestore riesce così a fare luce non soltanto sulla misteriosa fine di Vittorio ma su un più vasto e complesso scenario, dove denaro, corruzione e morte la fanno da padroni.

Credo sia una delle più belle fiction Rai degli ultimi anni, e per di più non ricordo di aver mai riso così tanto per uno sceneggiato, tutto merito del dialetto barese. Per fortuna l’ultima puntata ha lasciato aperto un cliffhanger che ci fa ben sperare in una seconda stagione della serie.

Tamara Santoro
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