Morbius – La Recensione

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Dopo Venom La Furia di Carnage e Spider-Man No Way Home (quest’ultimo in collaborazione con i Marvel Studios) tornano i film Marvel targati Sony. Stavolta ci troviamo di fronte alla storia di Morbius, un medico e scienziato diventato un vampiro in seguito a un esperimento andato male (o forse anche troppo bene). Nel ruolo di protagonista troviamo Jared Leto, al suo ritorno con un cinecomics dopo il Joker visto nel primo Suicide Squad.

Il film è nelle sale italiane dal 31 Marzo, e promette di far discutere. Non dimenticate di restare fino alla fine dei titoli di coda, troverete diverse sorprese… Ma non vogliamo anticiparvi nulla!

Proseguite nella lettura per conoscere la nostra recensione assolutamente priva di spoiler.

Morbius

Il confine tra bene e male

Morbius basa buona parte della sua narrazione nel fragile confine tra bene e male, in una vera e propria lotta per la sopravvivenza. Il pilastro fondamentale su cui si regge il racconto è proprio il protagonista, il dottor Michael Morbius. Geniale scienziato, fin da bambino è affetto da una malattia debilitante, che ben presto condurrà alla morte lui e il suo migliore amico. L’unica soluzione è sperimentare al di là dell’etica e della morale, ma non tutto andrà come previsto…

Ci troviamo così a seguire le vicende di un vampiro che non ha nulla a che vedere con la magia, ma che trae i suoi poteri dalla scienza. Niente formule o riti, nessun problema con il sole: l’unico problema per Morbius è una irrefrenabile sete di sangue.

morbius

Una corsa contro il tempo

La pellicola offre buoni spunti, ma si ha la sensazione di vivere una vera e propria corsa contro il tempo. Non quella del protagonista, ma quella del film, che si chiude in meno di due ore. Alcuni passaggi sono piuttosto sbrigativi, e manca un vero approfondimento dei personaggi secondari e delle loro motivazioni. Il cast, al tempo stesso, è davvero di buon livello: spicca la presenza di Matt Smith, così come quella di Jared Harris e di Adria Arjona Torres.

Non è un film brutto, e sicuramente è ottimo per intrattenere per una serata di cinema, ma non va oltre. Manca di personalità, e si perde nei cliché del genere, senza “mordere” realmente lo spettatore per lasciarlo stupito. Il tutto nonostante Jared Leto sia in ottima forma e sappia come dare carisma a un personaggio colpito da una scrittura poco ispirata.

Un’altra critica è legata alla componente horror, ben presente nei primi minuti, ma poi utilizzata davvero poco nel proseguire della pellicola. Avremmo apprezzato qualche scena più cruda e un’atmosfera più ansiogena.

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Gli aspetti tecnici

La regia al contrario è piuttosto buona, così come il montaggio. Ogni sequenza è limpida, e anche nelle scene di combattimento non abbiamo difficoltà a seguire quanto sta accadendo sullo schermo. Anzi, alcune inquadrature denotano una certa cura da parte del regista Daniel Espinosa.

Buona la CGI in ogni contesto. La trasformazione di Morbius risulta affascinante, così come gli effetti speciali volti a mostrare i poteri acquisiti dall’esperimento. Il lavoro degli scenografi è stato pregevole.

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In conclusione

Morbius sì, Morbius no: cosa rispondere? Sicuramente è un film imperdibile per gli appassionati del mondo Marvel. Le citazioni a Venom, già presenti nel trailer, fanno ben sperare verso un nuovo filone narrativo che coinvolga questi personaggi. Da questo punto di vista Morbius è un tassello di qualcosa che potrebbe rivelarsi ben più ampio.

In più come vi abbiamo già detto riesce a intrattenere, e può essere una buona occasione per tornare al cinema per passare del tempo in compagnia. L’adrenalina di certo non manca in questo film.

Morbius è nelle sale italiane dal 31 Marzo

Andrea Prosperi
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