Dopo aver preso parte a fiction di successo come Un passo dal cielo e Cuori, Pilar Fogliati è la protagonista di Odio il Natale, la prima serie natalizia italiana di Netflix, disponibile in streaming dal 7 dicembre.
Tutti aspettano con grande fervore il periodo più magico dell’anno. Tutti tranne Gianna. Perché Natale è il periodo in cui le persone fanno un bilancio della loro vita, in cui ci si riunisce con la famiglia, che ti bersaglia di domande. Domande del tipo “E il fidanzato non ce l’hai?”, “Quando ti laurei?”, “Ma quando ti trovi un lavoro stabile?” “Quando ti sposi?”, “Quando farete un figlio?”.
Dimenticate i classici film romantici stile Love Actually e le commedie natalizie che ogni anno la televisione ci ripropone. Prodotta da Lux Vide – società del gruppo Fremantle – e ambientata a Venezia, Odio il Natale è una love comedy in sei episodi che segue le vicende della protagonista alle prese con una missione impossibile: trovare un fidanzato in 24 giorni, giusto in tempo per portarlo a casa dei suoi genitori in occasione del cenone di Natale.
Ognuno vola a modo suo
Gianna può dirsi sicuramente soddisfatta della sua vita: è circondata da amiche che vogliono il meglio per lei, fa un lavoro che ama ed è fiera della sua indipendenza. Quando si parla di Natale però, il discorso è diverso. Al Natale non interessa se sei felice. Il Natale è per la famiglia. E Gianna una famiglia tutta sua ancora non ce l’ha.
A differenza di Nina Dobrev in Love Hard e di Emma Roberts in Holidate, Gianna ha deciso di non ricorrere alle app di incontri né a finti fidanzati da portare a casa per le feste e non si è ancora arresa all’idea di trovare un ragazzo normale che la faccia sentire speciale.
Ben presto però Gianna si renderà conto che rimettersi in gioco è più difficile che imparare ad andare di nuovo in bicicletta. Sarà necessario più di un tentativo per trovare l’anima gemella e lasciarsi stupire. Chi tra Nicola, Carlo, Mario, Davide e Umberto riuscirà a conquistare il cuore di Gianna?
Ad aiutarla le amiche Titti (Beatrice Arnera) e Caterina (Cecilia Bertozzi), la sorella maggiore Margherita (Fiorenza Pieri) e Matilde (Marzia Ubaldi), l’anziana e saggia paziente dell’ospedale che dispensa perle di saggezza.
Nella sua ostinata ricerca del suo posto nel mondo (e a tavola), come un’attrice di Hollywood in arrivo al Lido di Venezia, Gianna imparerà a superare i propri limiti e le proprie fobie, capirà che per appartenere ad una persona non bisogna rinunciare a se stessi e scoprirà che l’amore è dappertutto, basta solo aprire gli occhi e accettare la vita per quello che è. Uno splendido casino.
Il vero significato del Natale, dopotutto, è che siamo tutti alla ricerca dell’amore, e che l’unico modo per riceverlo è donarlo. E in fondo va bene anche fare delle cose folli se le fai con qualcuno che è felice di farle con te.
Per di più Odio il Natale cerca anche di distruggere stereotipi come il fatto che fare l’infermiera sia il tipico lavoro da donna perché si prende cura degli altri o che essere single sia sinonimo di sfigata.
All’inizio potrebbe sembrare una serie frivola o superficiale ma, aldilà di gusti musicali alquanto discutibili in merito alla colonna sonora, Odio il Natale è una commedia vera, divertente e spontanea in cui la completa rottura della quarta parete si rivela una scelta vincente (al contrario del caso Persuasione) che permette allo spettatore di immedesimarsi in una storia non così tanto lontana dalla realtà.
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