Firefly Lane 2, tra crisi e rinascita | Recensione prima parte

| |

È tornata Firefly Lane, L’estate in cui imparammo a volare, la serie tv di Netflix con protagoniste Katherine Heigl e Sarah Chalke nei panni delle migliori amiche Tully Hart e Kate Mularkey. Una seconda stagione piena di colpi di scena e suspense. Abbiamo visto e recensito lo spettacolo in anteprima. 

Dopo diversi mesi di attesa, finalmente è uscita la prima parte del secondo capitolo di Firefly Lanedopo una prima stagione ricca di emotività – che pone le basi per un finale di stagione che si presume travolgente, pieno di tumulti e colpi di scena. Uno serie tv creata da Maggie Friedman e basata sul romanzo omonimo del 2001 di Kristin Hannah, L’estate in cui imparammo a volare 2 continua ad esplorare ed entrare nei meandri dell’amicizia tra Kate e Tully.  

Firefly Lane 2, tra crisi e rinascita | Recensione prima parte

Un capitolo che parte proprio da dove avevamo lasciato le due amiche alle prese con una lite feroce, la prima dopo trent’anni di un’amicizia indissolubile: che cosa è potuto succedere per far sì che Kate scacciasse via Tully dalla cerimonia funebre del padre? È la domanda che ci poniamo per tutto il tempo e che troverà risposta nel corso dei nove episodi che ci diranno per quale motivo Mularkey e Hurt hanno rotto quel legame così forte e profondo.

I nuovi episodi esplorano anche le conseguenze dell’incidente di Johnny (Ben Lasson) in Iraq, dove era andato come inviato di guerra. Per gran parte del tempo lo vediamo alle prese con la sua complicata relazione con Kate, ex moglie e madre di sua figlia adolescente Marah (Yael Yurman), anche lei sarà una parte centrale all’interno degli eventi che scorrono veloci e senza esclusioni di colpi.

Nel frattempo, proprio mentre Tully è all’apice della sua carriera come conduttrice, le piomba addosso un cataclisma: deve affrontare una causa legale dopo aver lasciato il talk show al quale era al timone, ripartendo da zero. Una parte di verità, della sua verità, Tully proverà a ritrovarla nel suo passato, scavando a fondo alle sue origini e spingendosi fino alla ricerca di un padre che non ha mai conosciuto e di cui la madre hippie Nuvola (Beau Garrett) non ne aveva mai parlato.

Uno dei punti forti di Firefly Lane è la capacità della narrazione che palleggia tra passato e presente grazie a flashback continui e ben gestiti, che ci fanno capire come le azioni di Tully e Kate sono uno specchio di quanto accaduto anni prima.

Una sceneggiatura che si sviluppa su quattro piani temporali

Firefly Lane 2, tra crisi e rinascita | Recensione prima parte

Ci sono gli anni ‘70, dove Tully e Kate sono interpretate dalle controparti più giovani delle protagoniste Alissa Skovbye e Roan Curtis. Un decennio in cui le due amiche saranno alle prese con avventure rocambolesche, in cui iniziano a creare quel legame in età adolescenziale che poi sarà cementato negli anni ‘80, quando ormai sono diventate due donne coraggiose con le prime ambizioni di carriera: vediamo la nascita della bella e travolgente storia d’amore tra Kate e Johnny e la scalata lavorativa di Tully con continui battibecchi con il collega Danny Diaz (Ignacio Serricchio).

È nei primi anni duemila che ritroviamo Kate moglie e madre, una donna che ha scelto la famiglia alla carriera e che non vuole arrendersi al suo matrimonio finito. Tully è l’esatto opposto: niente famiglie, lei è una donna in carriera che aspetta “un uomo che le compri dei gioielli”. Due donne di mezza età nel pieno dei cambiamenti interiori. Nel presente le due sono adulte e che conducono due vite parallele, una amicizia incrinata in modo apparentemente inspiegabile, un litigio che fa da sfondo allo scorrere del viaggio delle loro vite.

Una serie tv che non lascia spazio alla noia.

Firefly Lane 2, tra crisi e rinascita | Recensione prima parte

Quella di Firefly Lane è una narrazione veloce e dinamica, a tratta anche sdolcinata e stucchevole, ma funziona. Una storia che certamente viene aiutata da un lavoro meticoloso fatto dai costumi, scenografia, trucco e parrucco che hanno saputo ‘sballottarci’ tra un decennio ed un altro. Una serie tv dove non manca la parte comica ed umoristica, così quella drammatica, i cui salti temporali sono conditi da tragedie improvvise e colpi di scena inattesi.

Sarah Chalke regala un’ottima interpretazione nei panni Kate, dove appare la classica nerd nascosta dietro gli occhialoni da vista e abiti larghi. Sebbene l’attrice non offra una performance versatile, ma piuttosto monotona nello stile e nella recitazione, si sente sempre al suo posto nel suo ruolo e ci mostra alcuni dei momenti più divertenti della serie, così come quelli drammatici.

È però Katherine Heigl nelle vesti di Tully la vera ancòra dello spettacolo, una donna che cerca di fare i conti con i modi in cui sua madre l’ha plasmata, eppure prova, riuscendoci, ad essere una persona dai valori nobili e rispettabili. È bravissima nell’incarnare una donna tremendamente ricca e famosa, eppure così accessibile e persino vulnerabile, il che ci aiuta a fare il tifo per lei in ogni occasione, persino quando ha torto. La sua capacità di presentarsi con un carisma naturale e poi sfumarlo in diverse personalità fa sembrare che il personaggio sia stato scritto appositamente per lei.

Firefly Lane 2, tra crisi e rinascita | Recensione prima parte

L’ultima stagione di Firefly Lane affronta le prove e le tribolazioni di un’amicizia tra donne. Un tema che non è nuovo all’interno della serialità, dove più di una volta si è parlato di un rapporto tra due adolescenti che crescono insieme ed affrontano maturità, autostima, matrimonio, carriera, drammi. Ma la cosa che apprezzo di più è il fatto che questi temi sono trattati in maniera diversa, con una certa cura ed obiettività, dove la narrazione non viene mai forzata o falsata, nemmeno quando alle volte i dialoghi appaiono convenzionali e ripetitivi. 

L’amicizia tra le due attrici sembra così reale che diventa la forza che trasporta l’intera serie. Un rapporto che balla fra l’amore e l’affetto che le due provano l’una per l’altra, nato dalla capacità di intendere e percepire all’istante i bisogni dell’amica e adoperarsi per soddisfarli. Dove non manca nemmeno quella punta di invidia per ciò che l’altra ha: Kate invidia la sicurezza e il successo con gli uomini e quello professionale di Tully, e Tully è gelosa della famiglia, della gentilezza e anche dell’equilibrio mentale di Kate.

Firefly Lane è una serie tv piacevole, leggera, con tratti drammaticamente emotivi che spingono a vedere un episodio dopo un altro senza interruzioni. Non ci resta che attendere giugno 2023 per scoprire come andrà a finire la storia tra le due migliori amiche e che cosa succederà nel loro rapporto.
Isabella Insolia
Previous

Festival del Cinema di Salerno, all’insegna della solidarietà

Under the Banner of Heaven – In Nome del Cielo, recensione

Next
Wordpress Social Share Plugin powered by Ultimatelysocial