Il 19 marzo, Sky Rojo debutta su Netflix, una serie che racconta la storia di tre prostitute che cercano di scappare dai loro protettori. Abbiamo avuto la possibilità di vedere i primi quattro episodi in anteprima.
Netflix ci sorprende spesso con nuove serie e film che riescono a catturare l’attenzione di un vasto pubblico. Prendiamo come esempio La Casa di Carta, ma anche Ratched o La Regina degli Scacchi o The Bridgerton. Tutti lavori che hanno riscosso un grande successo mainstream. Destino simile si spera per la nuova serie spagnola del colosso dello streaming, Sky Rojo. Un progetto ideato dagli stessi creatori de La Casa di Carta e White Lines: Álex Pina ed Esther Martínez Lobato.
Sky Rojo è una serie d’azione che racconta la storia di tre prostitute nella Spagna dei giorni nostri. La prima stagione è articolata con otto episodio da circa 25 minuti. Ma posso dirvi con certezza che la serie sarà composta da due stagioni di otto episodi ciascuna. I creatori hanno dichiarato: “Volevamo che Sky Rojo avesse molte scene di azione frenetiche, ma che usasse quei 25 minuti per sottolineare la natura dinamica della trama: la fuga e la corsa alla sopravvivenza”.
Ci troviamo alle prese con le vicende di Coral (Verónica Sánchez), Wendy (Lali Espósito) e Gina (Yany Prado), tre prostitute che fuggono dal Club Las Novias. Le donne, in una sera di lavoro qualsiasi al locale, resistono alla furia violenta del loro protettore Romeo (Asier Etxeandia). Tra l’uomo e le tre inizia una colluttazione impetuosa e ad avere la meglio sono le ragazze che lo colpiscono e lo lasciano a terra credendo fosse morto. Sapranno solo dopo che l’uomo non è morto ma gravemente ferito con metà del corpo paralizzato. E cerca vendetta.
Le tre si accorgono immediatamente che la loro azione ha messo a rischio le loro vite in maniera irrimediabile. Per questo motivo per loro non c’è altra scelta se non quella di scappare. Quindi decidono di rubare un’auto e intraprendere il viaggio cercando di sfuggire dalle grinfie dei sicari di Romeo, ovvero i fratelli Moisés (Miguel Ángel) e Christian (Silvestre ed Enric Auquer). Rivolgersi alla polizia potrebbe essere la scelta più ovvia, peccato che le tre ragazze, lungo la strada, accumulano talmente tanti crimini che si trovano davanti solo ad una scelta: scappare o affrontare il loro protettore.
La fuga è il filo conduttore di Sky Rojo, almeno dei primi quattro episodi che ho visto in anteprima.
Ovviamente quello che darò adesso è un giudizio parziale, in quanto manca da vedere e analizzare l’altra metà del lavoro. Tuttavia già nei primi episodi non manca quella parte di dramma, di violenza, di una venatura comedy e soprattutto di azione. Il ritmo incessante è coerente con la storia. Infatti già dalle prime battute ci troviamo in un costante terzo atto, che cattura la nostra attenzione. La struttura della serie – 25 minuti ad episodio – aiuta questo spirito action dal ritmo frenetico: ad ogni minuti può succedere il contrario di tutto.
Sky Rojo è un cocktail di azione e adrenalina, a tinte estremamente Pulp. Ma è anche una storia di denuncia che ha l’obiettivo di comunicare allo spettatore una “realtà cruda e forte”. Ed è forse proprio questa la cosa più interessante: far passare un messaggio così importante attraverso lo spirito della commedia noir.
Già dai primi minuti della seria si nota come si voglia mostrare in maniera manifesta il mondo della prostituzione illegale, denunciando come vengono trattate e abusate le vittime di questi traffici. Non c’è nessun tipo di retorica e i personaggi non sono del tutto vittime ma la storia ci mostra come ci voglia pochissimo a passare da essere l’anello debole a diventare carnefice. Un circolo vizioso dal quale è difficile, se non impossibile, uscirne.
Vediamo cosa ci riserveranno gli altri quattro episodi di Sky Rojo. Per adesso è un “ni”.
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