Cari lettori, è finito il tempo delle scuse. Ora, il tempo, è davvero l’unica cosa che non ci manca ai tempi del Covid-19 e quindi, quale momento migliore per riscoprire il sapore della lettura, il profumo delle pagine invecchiate di un libro che è rimasto sullo scaffale, ad aspettarci, troppo a lungo.
Chi di noi non ha almeno una volta rimandato qualcosa? Quanti di noi non hanno rimandato la lettura di “un mattone”. Non importa quanto datati siano i libri che avete in casa. In un momento storico, in cui la noia avanza, non facciamo che la solitudine ci imprigioni. È di fondamentale importanza combattere questa forma di solitudine riscoprendo le parole di un libro lasciato a metà e la saggezza di qualche autore a cui, dai tempi di scuola, non abbiamo più fatto visita.
Ecco una classifica dei libri più diffusi nelle case degli italiani:
I promessi Sposi di Alessandro Manzoni (1827)
Quanta saggezza in queste pagine piene di storia? Chi non ha odiato studiare i promessi sposi quanto il latino mente. Chi non li ha apprezzati con l’età, anche.
Una delle mie professoresse di lettere del liceo, mi disse che, nella storia dell’uomo, non si sarebbe potuto scrivere niente che gli antichi non avessero già detto. Mi sembra duro classificare Manzoni tra gli antichi, stiamo pur sempre riferendoci ad un autore di appena 200 anni fa, eppure 200 anni sono un tempo infinitamente lungo per un millennial, abituato ad attese di un click (che vanno da 1 a 7 secondi). Ironia della sorte, il sapore dell’attesa, è ciò che tutti, grandi e piccoli, in questa epoca della non-attesa stiamo riscoprendo.
“Ma cos’è la storia senza la politica? Una guida che cammina, cammina, con nessuno dietro che impari la strada, e per conseguenza butta via i suoi passi; come la politica senza la storia è uno che cammina senza guida.“
Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll (1865)
Un racconto che assume sapore diverso a ogni rilettura. Ogni età ci dona nuove chiavi di lettura e Alice è senz’altro un personaggio da riscoprire. La sua simbologia è stata analizzata in ogni ambito: letterario, sociologico, psicologico.
La fantasia di Alice cattura i bambini, i veloci cambi di scena interrogano gli adulti.
E se quel Bianconiglio sempre di fretta, sempre stressato, enormemente indaffarato fossimo noi? Tendiamo a vedere la storia dal punto di vista di chi la racconta, o dal punto di vista del protagonista, ma questo racconto, tra i vari insegnamenti, ce ne da uno importantissimo: non esiste un solo punto di vista. In secondo luogo, correre, dove ci porta? E cosa ci fa lasciare indietro? Il nostro io bambino ascoltava questa storia mettendosi nei panni di Alice, ora nei panni di chi dovremmo metterci? Forse proprio del Bianconiglio, che non ascolta mai cosa voglia dirgli Alice. Quel Bianconiglio preso dai mille impegni, che non si ferma mai.
“Un giorno Alice arrivò ad un bivio sulla strada e vide lo Stregatto sull’albero. – “Che strada devo prendere?” chiese. La risposta fu una domanda: – “Dove vuoi andare?” – “Non lo so”, rispose Alice. – “Allora, – disse lo Stregatto – non ha importanza.”
Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello (1904)
Pirandello è uno di quegli autori italiani, che un po’ tutti, anche i meno diligenti degli studenti, hanno affrontato nella propria carriera scolastica ed è quindi probabile avere qualche suo scritto in librerie. Il fu Mattia Pascal, insieme ad Uno, nessuno e centomila, è un romanzo che narra di seconde opportunità.
“Dimentichiamo spesso e volentieri di essere atomi infinitesimali per rispettarci e ammirarci a vicenda, e siamo capaci di azzuffarci per un pezzettino di terra o di dolerci di certe cose, che, ove fossimo veramente compenetrati di quello che siamo, dovrebbero parerci miserie incalcolabili.”
L’alchimista di Paulo Coelho (1988)
In questa bolla temporale, una domanda si insinua dentro molti di noi: sono felice? Sono soddisfatto della mia vita?
Ognuno di noi ha un sogno nel cassetto, qualcosa che ci renda felici come un bambino. Peccato che spesso restino solo fantasie sovrastate dalle aspettative di una società mutevole e competitiva.
Se vi state domandando “ma dove sto andando?” ecco, vi consiglio gli scritti di Paulo Coelho. La sua saggezza potrebbe ricordavi l’importanza del cambiamento.
“Io non vivo né nel mio passato, né nel mio futuro. Possiedo soltanto il presente, ed è il presente che mi interessa. Se riuscirai a mantenerti sempre nel presente, sarai un uomofelice. La vita sarà una festa, un grande banchetto, perché è sempre e soltanto il momento che stiamo vivendo.”
Harry Potter e la pietra filosofale di J.K Rowling (1997)
A chi pensa che sia solo un libro per bambini dico solo una cosa: leggere per credere. Mentre il primo volume della saga è, all’apparenza, un fantasy per bambini, il resto della saga dimostra il contrario. La mole dei volumi cresce con il crescere dei personaggi, così come aumenta la profondità della morale destinata ai lettori di tutto il mondo. Tradotto in 73 lingue, ha raggiunto il cuore di bambini e adulti di tutto il mondo, classificando l’autrice tra le più ricche del mondo.
A chi non potesse godere nell’immediato di questa magica lettura, consiglio di seguire la maratona HP indetta da Mediaset su Italia 1 ogni lunedì e martedì alle ore 21:20.
“Non sono le nostre capacità che dimostrano chi siamo davvero, sono le nostre scelte.”
Di Chiara Sciarra
Leggi anche
- La Sovrana Lettrice, il romanzo breve di Alan Bennett – Recensione - Novembre 5, 2020
- Goethe, drammaturgo brillante e scrittore poliedrico - Agosto 28, 2020
- Bastava chiedere. Bastava davvero? - Luglio 17, 2020