Quando ho sentito l’annuncio del nuovo mixtape di Lazza “J” (Island Records per Universal
Music) ho provato sentimenti contrastanti. Da una parte c’era quella paura di ricevere un
prodotto preconfezionato e che non avesse niente per cui essere particolarmente eccitato,
dall’altra, invece, vivevo la speranza di una sua necessaria redenzione dalle ultime
collaborazioni.
Nel mio primo articolo infatti mi ero concentrato sullo scarso impegno espresso dall’artista e
sulla mancanza di contenuti dei suoi ultimi featuring. Con quest’ultimo mixtape, Lazza, al
contrario, ha decisamente fatto un ulteriore passo verso l’affermarsi come uno dei migliori
rapper italiani.
La prima cosa che notiamo premendo play è che Lazza fa ancora rap
Può sembrare una frase senza senso, dato che parliamo di un’artista rap, ma in un periodo
storico dove la scena musicale si sposta sempre di più verso sonorità pop, non è scontato
sentire un flow così aggressivo e incastri tanto ben pensati.
Già dall’Intro si intuisce la voglia del rapper di mostrare all’ascoltatore il lato più nascosto
della sua persona, ma durante la riproduzione non mancheranno i momenti da club Clean
Feat Tony Effe prod. Sick Luke) e le canzoni da gridare assieme agli amici nei momenti di
euforia (Moncler feat Pyrex, Gue Pequeno prod AXL Beats).
Parlando del sound, possiamo dire che finalmente risulta innovativo, probabilmente anche
grazie alla collaborazione più accentuata tra Low kidd e Lazza alle produzioni. I featuring
non stonano, notevole la prova dell’emergente Rondodasosa in Slime, e infine abbiamo quel
tocco di “tamarraggine” che può solo essere la ciliegina su questa torta chiamata “J”.
Lazza continua anche ad essere supporter delle nuove leve del panorama italiano, Geolier e
Shiva, anche se sulla cresta dell’onda, si stanno affermando ultimamente, e Rondodasosa
ha pubblicato il suo primo video “Free samy” solo 6 mesi fa.
Quest’ultimo, come scritto poco sopra, si è fatto trovare prontissimo alla chiamata di Lazza e
ha tirato fuori una strofa di livello, la quale anche se condizionata un minimo dalla sua
giovane età, risulta espressiva e convincente. Il flow rancoroso e la sua voce graffiata
rendono il tutto ancora più sentito e lasciano ben sperare per il futuro.
Non è la prima volta che Lazza prende un emergente e cerca di portarlo alla luce del
pubblico, già nel 2017 aveva collaborato alla traccia “Ragazzi Chic” con Zuno Mattia (classe
‘98, flow tagliente, inizialmente anch’egli sotto 333mob), collaborazione portata avanti anche
con Bad RMX nel 2018.
Questa sua attitudine fa intendere la passione e il rispetto che Lazza prova per l’hip hop e per questa cultura
Non solo ogni lavoro personale (album/mixtape/Ep) risulta migliore di
quello precedente,Zzala, in aggiunta, cerca di essere figura di riferimento e di formare i
nuovi newcomers, senza aver paura di puntare sulle realtà anche più underground.
Concludendo quindi possiamo dire che la differenza fondamentale tra tutto il resto e il nostro
Lazzino è proprio questa, L’Attitudine. Lazza è street, è real, è hip hop. Lazza vive di questo
e si capisce che ama visceralmente l’arte, che sia musica, scrittura o altro.
Perchè alla fine, per essere i migliori in un mercato del genere, bisogna amare realmente ciò
che si fa
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