Dark Ability, la recensione dell’EP di Mariangela Demurtas

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Dark Ability è il nuovo EP di Mariangela Demurtas, vocalist dei Tristania e una delle voci più apprezzate del metal.

Mariangela Demurtas – il nome potrebbe suonarvi familiare poiché è la voce femminile del gruppo metal sinfonico norvegese Tristania. La cantante sarda è stata anche la cantante ospite di band come Moonspell e Dark Tranquility. Ora Demurtas ha pubblicato Dark Ability, un piccolo gioiello solista che contiene quattro bellissime canzoni.

Invece di tamburi duri e chitarre ruggenti, i toni gentili sono in primo piano in questo EP. Con la sua voce sotto i riflettori, Demurtas ha scritto brani musicali pieni di sentimento che sono toccanti dall’inizio alla fine.

‘City’: questo è il titolo dell’apertura calma e pianistica. Le canzoni si svelano subito nella loro bellezza e l’ingresso della voce della Demurtas è da pelle d’oca. Atmosfera e malinconia, questo è ciò che rende la melodia di una canzone grande e toccante.

L’apertura imposta anche il tono di voce per le altre tre tracce di questo mini album. “Classic” e “Crosstime” seguono lo stesso schema quando si tratta dell’oscura espressività. Soprattutto “Crosstime” è una canzone eccellente, perché riesce ad adattarsi leggermente lungo il percorso per creare un’atmosfera unica. “Crosstime” mantiene un velo di malinconia ma nel finale compare un bagliore di speranza, come un sole che spunta all’orizzonte.

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Dotata di una grande voce la cantante sarda, ha la capacità di creare e donare profonde emozioni come nel capitolo conclusivo di Dark Ability, ‘Perdono’. Con una voce quasi fragile Demurtas crea sensazioni da cui non è possibile scappare.

“Dark Ability” è un EP che mette in mostra una grande voce nel metal e oltre. Mariangela Demurtas è riuscita a creare un bellissimo mini album con canzoni che vanno dritte al cuore. Il primo esempio, come accennato, è la traccia basata sul pianoforte, “City”, che dà il tono con voci, testi e porzioni strumentali ponderate.

“Classic” è il singolo più recente, che si distingue musicalmente e vocalmente mostra quanto siano versatili il suo stile e le sue capacità. Nonostante il background di Demurtas sia goth metal e rock, questo lavoro potrebbe facilmente sfuggire a quella nicchia verso un pubblico più ampio, sebbene ancora possegga una spruzzata di oscurità. Indipendentemente dal fatto che sia voluto o meno, questo pezzo offre un’atmosfera rock e pop alternativa degli anni ’90 che ricorda band come The Cranberries e alcune prime canzoni di Natalie Imbruglia con la voce unica di Demurtas e lo straordinario accento sardo italiano che brilla attraverso le note.

“Crossing Time” è sanguigno ma malinconico, impostato per evocare emozioni all’interno dell’ascoltatore. “Forgiverance” è un’altra melodia piena di sentimento, delicata, per completare un’esibizione elegantissima. Certamente, se si ha voglia di qualcosa che si ramifica dal goth verso un lavoro cantautoriale dal punto di vista stilistico, vale la pena immergersi in questo disco.

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