Love and Monsters è il viaggio di formazione di Joel per diventare un uomo migliore [Recensione]

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Love and Monsters è un film del 2020 diretto da Michael Matthews, uscito in Italia su Netflix il 14 aprile 2021. Il protagonista del film è interpretato da Dylan O’Brien, mentre Michael Rooker e Jessica Henwick sono due dei personaggi secondari.

Love and Monsters

Love and Monsters: quando la fine del mondo ci spinge a migliorarci.

La trama del film è abbastanza semplice e lineare: la razza umana per distruggere un asteroide usa le proprie armi nucleari che però generano scorie che trasformano insetti, rettili e altri animali in mostri geneticamente modificati che divorano le persone; i sopravvissuti si nascondono sotto terra come meglio possono dopo la scomparsa del 95% della popolazione mondiale.

Il protagonista della storia è Joel Dawson, un ragazzo insicuro e perennemente spaventato, che decide di intraprendere un viaggio di 150 chilometri dal suo rifugio fino a quello della ragazza con la quale si era separato allo scoppio dell’apocalisse sette anni prima.

Durante questa avventura Joel incontra il cane Boy, che diventerà un suo inseparabile amico, e anche altri due esperti sopravvissuti: Clyde e Minnow. Grazie all’aiuto di questi due veterani della superficie Joel migliora tantissimo acquisendo molta più sicurezza in se stesso e nelle sue capacità, riuscendo a diventare in qualche modo un esperto a sua volta di come sopravvivere a questa apocalisse.

Love and Monsters è il viaggio di formazione di Joel per diventare un uomo migliore [Recensione] 1

Gli stilemi della favola classica di formazione dell’eroe ritornano in Love and Monsters.

Chiunque abbia letto Propp o Vogler noterà immediatamente che questa pellicola rispetta quasi in tutto il viaggio fiabesco dell’eroe classico. Joel parte dal suo rifugio perché succede qualcosa di brutto alla sua comunità: questa è esattamente la “Chiamata all’Avventura”.

Durante il suo percorso incontrerà vari aiutanti che lo faranno migliorare come persona e come eroe, dovrà superare molte prove e sconfiggere diversi mostri per poter arrivare dalla sua amata. Ad un certo punto incontrerà perfino un “trickster”, dovendo quindi affrontare la natura ingannevole dell’uomo.

Joel, come in ogni viaggio dell’eroe classico, finisce la sua avventura avendo imparato qualcosa che decide di condividere con gli altri, che è esattamente “Il Ritorno a casa con l’elisir”. Love and Monsters risulta così la trasposizione cinematografica della più classica delle fiabe in tutte le sue tappe, riuscendo a dimostrare quanto queste antiche linee guida riescano ancora a risultare contemporanee e mai superate.

Love and Monsters è il viaggio di formazione di Joel per diventare un uomo migliore [Recensione] 2

Abbiamo un Dylan O’Brien in grande forma che regge lo schermo per tutta la durata.

La trama del film non è nulla di incredibile o mai visto, ma risulta comunque molto ben scritta e non presenta punti morti, complice anche la durata di 109 minuti. I pochi personaggi presenti sono caratterizzati in maniera molto superficiale ma non banale, quello che ci basta sapere per affezionarcisi viene detto.

Il film è tutto incentrato sul protagonista, buona parte della pellicola infatti O’Brien la passa da solo sullo schermo portando avanti una performance attoriale veramente ben riuscita. Love and Monsters è il viaggio che Joel compie per rivedere il suo amore affrontando ogni genere di mostro.

Visivamente il film è veramente ben fatto: le ambientazioni sono perfette e la resa grafica delle varie creature risulta sempre diversa e credibile, la pellicola ha infatti ricevuta una candidatura agli Oscar per i migliori effetti speciali.

 Il vero tocco di genio sta sul giocare in un vedo non vedo continuo: il film non ha bisogno di farti vedere ogni animale quando basta semplicemente un respiro provenire da un antro buio per darti l’idea di cosa possa esserci dentro, così facendo può impiegare il badget per rendere graficamente credibile i pochi mostri che appaiono.

Love and Monsters risulta quindi un buon film che si lascia guardare piacevolmente, non pensato per un pubblico esclusivamente adulto poiché la violenza è sempre edulcorata in maniera veramente intelligente, riuscendo così a risultare un prodotto per famiglie ma godibile da ogni fascia di età.

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Gianmarco Mei
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