Il 2 febbraio è arrivata su Disney+ la prima parte di una delle serie più attese degli ultimi anni. Pam and Tommy racconta la storia vera del primo grande scandalo sessuale dell’epoca di internet.
La regia dei primi episodi è di Craig Gillespie, già noto peri I, Tonya e Cruella. A interpretare i ruoli dei protagonisti in Pam and Tommy sono Lily James e Sebastaina Stan che restituiscono un’immagine pressoché identica dei reali protagonisti della storia, ma Rand Gautier (Seth Rogen) è il vero perno della vicenda impersonando colui che ha rubato il video incriminato.
La serie, oltre a mettere in scena una storia che molti hanno vissuto in diretta, mette in moto una serie di considerazioni di carattere storico e sociale. Gli eventi, infatti, accadono attorno alla metà degli anni 90, un periodo spartiacque tra due millenni in cui l’elemento di cambiamento è rappresentato dal World Wide Web, come i protagonisti lo chiamano nella serie.
Il sextape di Pamela Anderson e Tommy Lee infatti è il primo video virale dell’epoca di internet che proprio in quegli anni muoveva i suoi primi incerti passi. Non tutti avevano ancora compreso le potenzialità del web, e molti compreso lo stesso Tommy Lee anche avendo un computer non utilizzavano per nulla internet. Lo stesso Google, motore di ricerca più famoso del mondo, non viene mai nominato ma sentiamo spesso utilizzare Altavista. In quest’ottica è come tornare ad un’epoca preistorica in cui la società come la conosciamo oggi non esisteva per nulla nonostante si parli di soli trent’anni.
Nella serie scopriamo anche perché il famigerato video è arrivato nelle case e nei computer di milioni di persone in tutto il mondo. Si potrebbe dire che è il primo caso documentato di revenge porn su internet in quanto un ex operaio che aveva lavorato in casa di Tommy Lee essendo stato licenziato in malo modo senza nemmeno essere pagato per quanto gli era dovuto ha deciso di risarcirsi da solo del dovuto rapinando il batterista dei Motley Crue della cassaforte, senza sapere cosa ci avrebbe trovato dentro.
Degna di nota è anche la colonna sonora che miscela sapientemente brani degli anni 90 in cui il grunge stava esplodendo e il glam rock di Tommy e soci cominciava a boccheggiare, con grandi classici degli anni 70. La serie nella sua estetica ricorda in qualche modo alcuni prodotti dello stesso genere come Vinyl e Empire.
Se contestualizziamo il periodo in cui avvengono i fatti possiamo vedere, e la serie attraverso alcune sfumature lo lascia capire bene, come le carriere di Pamela Anderson e Tommy Lee vivessero due momenti diametralmente opposti. La bagnina più famosa e desiderata d’america viveva infatti un momento magico essendo l’attrice più corteggiata dello showbusiness hollywodiano, mentre i Motley Crue dopo anni di successi vissuti negli anni ’80 segnavano il passo con album ormai non più al passo con le nuove mode musicali. Lo scandalo del video privato trafugato si innesta in questa dinamica invertendone quasi il destino.
Su tutto Pam And Tommy infatti andrebbe messo in evidenza il dialogo tra Pamela e Tommy una volta appreso della diffusione del video. Qui fiction e realtà si intrecciano in modo perverso perché Tommy Lee in quanto uomo esce come un eroe invidiato dall’universo maschile da questo vortice mentre tutte le conseguenze negative vengono polarizzate su Pamela Anderson. L’attrice ammise che in seguito alla battaglia legale intentata per bloccare il video le pressioni su di lei divennero sempre maggiori fino a non riuscire più a presentarsi alle udienze dovendo fronteggiare un gruppo di uomini che le mostravano le sue foto su Playboy e le domandavano come mai le importasse tanto del sex tape. Stesso pensiero esplicitato dal marito in un dialogo della serie. Nient’altro che l’inizio della fine della loro relazione.
Alla luce di queste dinamiche il caso del video di Pam And Tommy diventa una fedelissima anticipazione degli anni che sarebbero venuti.
Fu la scintilla che fece capire a moltissime persone le potenzialità di internet specialmente se combinate ad ambiti come la pornografia ed il gossip. Inutile dire che leggendo questi avvenimenti con la lente odierna non è stato altro che un antipasto di quello che sarebbe esploso con l’epoca dei social network.
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