Questa volta ci siamo sul serio, questione di poche ore ed avrà inizio Euro 2020. Un Europeo diverso da tutti gli altri, infatti si svolgerà in diversi paesi. Ma nell’attesa ripercorriamo quello che la nazionale italiana è riuscita a fare durante le scorse edizioni.
Euro 2020 fu uno dei primi eventi, sportivi ed estivi, ad essere rinviati al 2021 lo scorso anno a causa dell’emergenza coronavirus. Oltre al torneo in se, non si riuscirono a giocare neanche le ultime partite delle qualificazioni agli europei, che sono state recuperate, possiamo dire in “tempo record”, tra gli ultimi mesi dello scorso anno ed i primi di quest’anno. La nazionale italiana ad Euro 2020 è riuscita a qualificarsi senza troppi problemi, portando a casa una striscia di vittorie consecutive (comprese le amichevoli).
Tra amichevoli e qualificazioni siamo così arrivati al momento che tutti aspettavamo, ed anche se ancora in piena emergenza covid, ci si è riusciti ad organizzare e dare il via ad un Euro 2020, un europeo rivoluzionato. La rivoluzione più grande riguarda il “dove”, infatti non ci sarà più un solo paese ad ospitare le partite di Euro 2020, ma saranno 11 paesi, di cui sono state scelte altrettante città con i loro stadi. Nel caso dell’Italia, le partite saranno svolte a Roma, allo Stadio Olimpico, in cui, tra l’altro, verranno giocate le partite della nazionale italiana durante la fase a gironi. Per quanto riguarda le edizioni precedenti più recenti, gli azzurri sono sempre riusciti a superare la fase a gironi arrivando però una sola volta in finale contro la Spagna, durante Polonia/Ucraina 2012, finale che purtroppo fu persa.
Ripercorriamo appunto le passate edizioni nel modo in cui mi riesce meglio, ovvero con la musica. Ogni edizione una canzone che rappresenterà un po’ il mood che ci fu per la nazionale italiana
Euro 2008 – when the party’s over (Billie Eilish): quella del 2008 fu un edizione “festosa”. L’Italia veniva dalla vittoria del mondiale del 2006 contro la Francia in finale, con quel rigore di Fabio Grosso che ancora tutti ricordano come se fosse ieri. In più la nazionale italiana capitò proprio nello stesso girone della nazionale francese, da cui, quest’ultima uscì da ultima. Sembrava tutto in regola per ripetere l’impresa del mondiale, o meglio, sembrava che la nazionale potesse ancora darci opportunità di festeggiare ancora. Ma il “party” finì appena le cose cominciarono a farsi serie, quando ai quarti la nazionale italiana fu eliminata dalla Spagna, la stessa che poi vinse quell’Europeo ed il mondiale.
Euro 2012 – Play & Rewind (Linea 77, Caparezza & Hell Raton): l’Europeo del 2012 per la nazionale italiana fu tutto un giocare e ricominciare da capo, leggendo capirete il perchè. Ai gironi l’Italia capitò nello stesso gruppo della Spagna (campione europea e mondiale), tutte e due le nazionali passarono i gironi per arrivare alle fasi finali. L’Italia sconfisse prima l’Inghilterra ai quarti, e poi, proprio come nel 2006, la Germania in semifinale. Arrivati in finale ci fu il “rewind”, infatti ad attenderci c’era la Spagna, un’altra volta durante le fasi finali, come nel 2008, ed incontrata ancora dopo averla incontrata durante i gironi.
La nazionale italiana perse quella finale con quella spagnola che fece un tris di trofei (Europeo 2008, Mondiale 2010 ed ancora l’Europeo del 2012), ma quella finale passò “alla storia” per un gesto in particolare. Infatti il portiere della Spagna, lo storico Iker Casillas, vedendo gli azzurri in estrema difficoltà, spronò l’arbitro a far finire la partire senza nessun grande tipo di recupero, con la frase “rispetto per l’Italia”.
L’ultima edizione degli Europei, quella svolta nel 2016, è quella che si ricorda con più piacere, una nazionale amata anche senza vincere nulla, una nazionale (diversa) che due anni dopo portò molto dolore
Euro 2016 – Amore che vieni, Amore che vai (Fabrizio De Andrè): delle tre edizioni dell’Europeo, quella del 2016, fu probabilmente quella che portò con se più hype. L’Italia era allenata da Antonio Conte e le premesse erano altissime, ed anche la squadra sembrava essere di alto livello, pronta a vincere a quell’europeo. Insomma, stava arrivando un amore, la nazionale passò bene il girone, arrivando prima. Arrivata alle fasi ad eliminazione, gli azzurri buttarono fuori la Spagna, per incontrarsi ai quarti con la Germania, contro cui purtroppo uscimmo dopo i calci di rigore (con i purtroppo storici rigori sbagliati da Simone Zaza e Graziano Pellè). Ma quella nazionale fu comunque amata, senza che vinse nulla, anche perchè poi ci fu un amore che andò via, quando due anni dopo l’Italia non si riuscì a qualificare per i mondiale.
Ma ora ci siamo, la nazionale sembra essersi “rianimata”, ed ancora una volta porta con se molto hype, con un Europeo che sembra essere una grossa incognita, con tante nazionali storicamente al top, che sembrano aver perso la loro forza. Per scaramanzia però, meglio non dire nulla.
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