Più o meno a mente “pulita” dall’entusiasmo per la vittoria del mondiale di Formula 1 da parte di Max Verstappen ripercorriamo i momenti più importanti di questa stagione attraverso le immagine e, come per le pagelle, la musica.
Per il secondo anno di seguito la Formula 1 è capace di regalarci una stagione storica, che non dimenticheremo facilmente, anzi, che non dimenticheremo mai. Fa quasi strano dirlo dopo i momenti anonimi che ci sono stati fino al 2019, eppure è il secondo anno in cui abbiamo aver avuto la fortuna di assister a qualcosa di questo genere. Per questo ho deciso di riassumere tutto con alcune immagini che reputo importanti, che hanno fatto sì che si facesse la storia, il tutto, ovviamente, accompagnato da una canzone ben rappresentativa.
I primi momenti più importanti, quelli che hanno reso questa stagione di Formula 1 storica, sono quelli della sfida tra Max Verstappen e Lewis Hamilton. Il primo momento è un ritorno al passato, il secondo, anzi, i secondi, quelli che hanno creato più discussioni
Gran Premio di Abu Dhabi 2020 – Vorrei (Francesco Guccini): come prima immagine ero indeciso tra il podio del GP di Abu Dhabi nel 2020 ed i test invernali di questa stagione, ma alla fine ho optato per la prima scelta. Perchè non è una coincidenza che il podio, tranne per il terzo posto, è stato uguale a quello di quest’anno. Max Verstappen davanti a Lewis Hamilton con la differenza che la Mercedes aveva dominato nel 2020.
Eppure io, come tanti altri, avevamo visto in quel podio qualcosa di diverso, di fatto abbiamo quasi predetto il futuro. In quella gara Max Verstappen e la sua Red Bull avevano dominato la Mercedes di Hamilton e non fu la prima volta in quella stagione. Da quel momento è cominciato tutto, molti appassionati ci videro lungo a prevedere che un anno, sempre ad Abu Dhabi, il pilota olandese avrebbe trionfato sul pilota inglese. Un “vorrei” diventato realtà, quasi un sogno nel cassetto esaudito.
Incidente a Monza tra Max Verstappen e Lewis Hamilton – Danger Zone (Kenny Loggins): dei tanti contatti tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, a prescindere dalle conseguenza che hanno avuto, questo è il più significativo, non solo per il fatto che ci fu il ritiro di tutti e due i piloti, ma perchè rappresenta alla perfezione quella “danger zone” che circondava i due piloti ogni volta che si affiancavano fin dal Gran Premio di Imola. A nulla sono servite le varie penalità date, sempre troppo deboli rispetto alla troppa forza sprigionata da questa sfida per il mondiale di Formula 1.
Ogni volta che Verstappen affiancava Hamilton veniva praticamente automatico pensare “ecco, ora si toccano” e spesso era così, da piccole ruotate, a qualcosa di più grave come successo nel Gran Premio di Silverstone in cui rimetterci fu il pilota olandese che andò pesantemente a muro. Sembra brutto dirlo, ma probabilmente la portata principale di questo mondiale sono stati appunto i contatti.
Ma il mondiale degli altri non è stato da meno, anzi, la battaglia tra la Ferrari e la McLaren ed i vari momenti storici in cui non sono stati protagonisti i piloti al verti si può dire, in tutto e per tutto, che nessuno sia rimasto escluso
Sfida per il terzo posto tra Ferrari e McLaren – Gli Anni (883): nella canzone degli 883 si parla del 1996 ma in questo caso modifichiamo il tutto e rendiamo il tutto più generale. La sfida per il terzo posto nel mondiale costruttori di Formula 1 tra Ferrari e McLaren fa tornare al passato, e che passato. Gli anni di Michael Schumacher contro Mika Hakkinen, dei mondiali del 2007 e 2008, o dei duelli tra James Hunt e Niki Lauda, insomma, ci sarà un motivo se viene chiamata “l’eterna rivalità”. Certo, in questo 2021 non si è lottato per un primo posto nelle due classifiche, ma a modo loro le due scuderie hanno fatto sì che nascesse un grande effetto nostalgia.
Da una parte la Ferrari che doveva cercare di risorgere da quelle ceneri createsi nel 2020, dall’altra la McLaren che voleva confermare il terzo posto dello scorso anno. Alla fine a trionfare è stata la scuderia di Maranello, soffrendo e lottando, prendendosi il terzo posto anche con pochi podi e nessuna vittoria, a differenza della scuderia inglese. Ma tutti noi appassionati e tifosi speriamo solo che tutto questo sia solo un antipasto per il 2022, quando, si spera, di tornare a vedere “gli anni” dei mondiali vinti.
Pole position di Charles Leclerc a Baku – Non è Per Sempre (Afterhours): assegnai questa canzone a Charles Leclerc dopo il Gran Premio di Monaco, quando, riuscì a prendersi la pole position ma a causa dell’incidente che ebbe durante il suo ultimo giro veloce si ritrovò costretto a saltare la gara visto il danneggiamento della parte posteriore della sua Ferrari. Ma il GP successivo, quello di Baku, il monegasco riuscì a riprendersi il primo posto alla fine delle qualifiche, ma senza finire la gara sul podio. Ma non è per sempre, non lo sarà, e la testimonianza perfetta è l’essersi presi il terzo posto nei costruttori. Charles Leclerc è il futuro della Ferrari, ha già dimostrato di meritare tale definizione, ci saranno tante altre pole e altre vittorie e podi.
Il Gran Premio fantasma del Belgio – Ipocondria (Giancane ft. Rancore): se cercate le pagelle del Gran Premio del Belgio di questa stagione non le troverete, motivo? Non è stato fatto, ma lasciate che vi spieghi. Il week-end si Spa era già cominciato con molti dubbi, per la maggior parte del tempo delle sezioni era prevista pioggia, tant’è che già le gare delle categorie minori erano state accorciate se non addirittura annullate e a causa del maltempo e c’erano stati anche dei gravi incidenti. Ma il punto cruciale di tutto il week-end di gara sono state le qualifiche di Formula 1, fatte mentre c’era pioggia pesante, troppa anche per dei piloti abituati a situazioni estreme.
Durante la sessione più piloti si lamentarono delle condizioni forse estreme fino al momento in cui Lando Norris, durante il suo giro veloce, andò pesantemente a muro mentre percorreva una delle curve più pericolose del mondiale di Formula 1, l’Eau-Rouge. Da quel momento, tutti noi ci siamo fatti prendere da una giusta ipocondria per la gara della domenica. Gara che non si è fatta ma che che ha assegnato comunque la metà dei punti. Ore ed ore di ipocondria per il pensiero che potesse succedere qualcosa nel caso fosse partita la gara, ore passate che si potevano evitare.
Qualifiche del Gran Premio di Russia – Generazione X (Achille Lauro): ormai dal 2019 la griglia della Formula 1 si sta riempendo sempre più di giovani piloti, a cui bastano pochi sorpassi per dimostrarsi meritevoli di essere considerati i futuri campioni di questo sport. Purtroppo però, troppo spesso, essi vengono denigrati da chi pensa che non abbiano lo stesso coraggio dei piloti “vecchia scuola”, ma durante le qualifiche del Gran Premio di Russia si dimostrò completamente il contrario.
Proprio come in Belgio la pioggia aveva segnato la maggior parte delle sessioni, ed anche le qualifiche. La pioggia era meno battente rispetto a SPA ma comunque era una situazione difficile da gestire per i piloti, ma in Q3 arrivò il capolavoro. Mentre piloti del calibro di Lewis Hamilton andavano in difficoltà, altri tre piloti decisero di montare le gomme da asciutto (più precisamente le gomme rosse) in una situazione che non era completamente adatta. E così, a fine sessione, proprio tre piloti giovani, considerati sempre poco coraggiosi, misero le loro auto nelle prime tre posizioni, in ordine: Lando Norris, Carlos Sainz e George Russell.
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