Leonardo – i luoghi della serie

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Torna il nostro consueto appuntamento alla scoperta delle bellezze del nostro Paese. Questa volta è il turno della Tuscia e di parte della Lombardia, luoghi scelti dalla serie sul genio immortale tutto italiano, Leonardo da Vinci.

Poliedrico, irrazionale, imperfetto, geniale, italiano. Così potremmo descrivere Leonardo da Vinci, artista enigmatico ed immortale che nessuno è mai riuscito ad eguagliare. Abbiamo imparato a conoscere l’uomo dietro il genio grazie alla serie omonima di Rai 1.

Ad interpretare Leonardo è Aidan Turner, attore irlandese noto per aver interpretato Poldark. Nel cast principale ritroviamo anche Matilda de Angelis (The Undoing – le verità non dette), Giancarlo Giannini, e Freddie Highmore (The Good Doctor). Diretta da Dan Percival e Alexis Sweet, si tratta della prima serie realizzata per The Alliance, un gruppo di co-produzione formato dalle emittenti europee (Lux Vide, Big Light Productions, Rai Fiction, Sony Pictures Television, France Télévisions, RTVE, Alfresco Pictures).

Leonardo trae ispirazione da fonti e fatti storici, ma narra una storia originale e romanzata. Viene da chiedersi se sia riuscita a reggere il confronto con I Medici, troppe assonanze infatti accomunano le due serie. Innanzitutto sono entrambe serie storiche, seppur con qualche incongruenza con la realtà, entrambi i protagonisti hanno vissuto in parte a Firenze, così come Frank Spotnitz è stato lo showrunner in entrambe le serie.

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Nella foto, da sinistra: Matilda de Angelis, Leonardo è Aidan Turner e Freddie Highmore

Leonardo è una grande produzione internazionale da come abbiamo visto ed è per questo che si avvale di location magnifiche. Gli ambienti sono stati ricostruiti nel dettaglio per rendere il set televisivo ancora più reale. La produzione ha scelto principalmente i luoghi della Tuscia, nel Lazio.

Oltre 50 i luoghi protagonisti della serie che si localizzano in questa particolare zona del Lazio ricca di storia, architettura e arte. Vediamo insieme le strade e i palazzi che sono stati selezionati dalla produzione della serie Leonardo.

Montecalvello 

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Nella foto: il castello di Montecalvello.

Frazione del comune di Viterbo, già frazione di Grotte Santo Stefano a cui ha fatto capo fino alla soppressione dell’autonomia amministrativa avvenuta nel 1928.

Il nucleo originale dell’austero castello medievale fu costruito, secondo alcuni studiosi, tra il 774 ed il 776 dal re longobardo Desiderio, tuttavia si hanno notizie certe sull’incastellamento del sito soltanto a partire dalla prima metà del Duecento, quando signore ghibellino del luogo risulta essere Alessandro Calvelli, dal quale si presume derivi il nome della borgata.

Palazzo Farnese, Caprarola

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Nella foto: un interno di Palazzo Farnese, a Caprarola.

Come è facile intuire dal nome stesso, fu costruito per la famiglia Farnese e costituisce uno dei migliori esempi di dimora di epoca manierista. La sua realizzazione venne affidata nel 1559 al Vignola che, pur mantenendo la pianta pentagonale dell’originaria fortificazione, lo trasformò in un imponente palazzo rinascimentale, che sarebbe poi diventato la residenza estiva del cardinale Alessandro il Giovane e della sua corte.

All’interno della sontuosa dimora lavorarono i migliori pittori e architetti dell’epoca. I temi degli affreschi furono ispirati dal letterato Annibal Caro e realizzati da Taddeo Zuccari, poi sostituito, alla sua morte (1566), dal fratello Federico Zuccari, da Onofrio Panvinio e da Fulvio Orsini.

Viterbo

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Nella foto: il Duomo di Viterbo e il centro storico della città.

Le riprese di Leonardo sono state realizzate anche presso il centro storico di Viterbo, presso la Madonna della Quercia, il santuario di Viterbo e a via Baciadonne, a piazza Santa Maria Nuova, a piazza San Carluccio a piazza Cappella e piazza Pellegrino. 

Le riprese di Leonardo si sono poi spostate per un breve periodo più al nord, precisamente in Lombardia.

Palazzo Ducale, Mantova

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Nella foto: il celebre Palazzo Ducale di Mantova.

Noto anche come reggia dei Gonzaga, è uno dei principali edifici storici cittadini. Dal 1308 è stata la residenza ufficiale dei signori di Mantova, i Bonacolsi, e quindi la residenza principale dei Gonzaga, signori, marchesi ed infine duchi della città virgiliana.

Ospitava il Gonzaga dominante del tempo, sua moglie, il figlio legittimo primogenito e gli altri figli legittimi sino alla maggiore età nonché gli ospiti importanti. Assunse la denominazione di Palazzo Reale durante la dominazione austriaca a partire dall’epoca di Maria Teresa d’Austria regnante.

Per di più ogni duca ha voluto aggiungere un’ala per sé e per le proprie opere d’arte, il risultato è un’area di più di 35.000 m² che ne fanno la sesta reggia più estesa in Europa dopo i palazzi del Vaticano, il Palazzo del Louvre, la Reggia di Versailles, la Reggia di Caserta e il Castello di Fontainebleau. Ha più di 500 stanze e racchiude 7 giardini e 8 cortili.

Palazzo Te, Mantova

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Nella foto: il meraviglioso Palazzo Te di Mantova.

Costruito tra il 1524 e il 1534 su commissione di Federico II Gonzaga, è l’opera più celebre dell’architetto italiano Giulio Romano. Il complesso è oggi sede del museo civico e, dal 1990, del Centro internazionale d’arte e di cultura di Palazzo Te che organizza mostre d’arte antica e moderna e di architettura.

Ci sono diverse interpretazioni sull’origine del nome. Verso la metà del XV secolo Mantova era divisa dal canale Rio in due grandi isole circondate dai laghi; una terza piccola isola, chiamata sin dal Medioevo Tejeto e abbreviata in Te, venne scelta per l’edificazione del palazzo Te.

Due sono le ipotesi più attendibili sul significato del termine teieto o tejeto: esso potrebbe derivare da tiglieto (bosco di tigli), oppure essere collegato a tegia, dal latino attegia, che significa capanna.

Grazie

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Nella foto: Grazie, piccolo borgo lombardo.

A 7 chilometri dal centro di Mantova, il piccolo borgo di Grazie è una frazione di Curtatone celebre per il suo splendido santuario.

Il polo d’attrazione abitativa è appunto il Santuario, le cui origini risalgono al 1200, attorno al cui piazzale sorgono le abitazioni, molte delle quali sono botteghe e soprattutto locande e osterie.

Sabbioneta

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Nella foto: Sabbioneta.

Una città di poco più di quattromila abitanti, Sabbioneta è stata dichiarata nel 2008 insieme a Mantova come Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia ed è stata insignita della Bandiera arancione del Touring Club Italiano.

Sabbioneta si trova immersa nel cuore della Pianura Padana, quasi a metà strada fra Mantova e Parma e il suo nome deriva dal latino sabulum, sabbia.

La città fu fondata da Vespasiano Gonzaga Colonna tra il 1554/1556 e il 1591, anno della sua morte, nel luogo in cui sorgevano una rocca del nonno Ludovico e un antico insediamento.

Tamara Santoro
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