Le sette meraviglie di Torino

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Complice il successo recente di La fuggitiva, fiction Rai diretta da Carlo Carlei, che ha scelto la città di Torino come set televisivo, in molti sono rimasti stupefatti dalla bellezza del capoluogo piemontese e programmano di visitarla non appena sarà possibile tornare a viaggiare.

E così dopo una serie di fiction ambientate prevalentemente al Sud, vedi Bari, Napoli e la Sicilia, ecco che finalmente torna alla ribalta un capoluogo del Nord, che purtroppo viene spesso accantonato e che invece nasconde tesori di inestimabile valore e che adesso saranno rivalutati da turisti italiani e stranieri.

Tra le location piemontesi di La fuggitiva, fiction che racconta la storia di una donna accusata ingiustamente di omicidio costretta a scappare per dimostrare la sua innocenza e per scoprire chi sia il vero responsabile, figurano Torino, il Lago Maggiore, Suna, Fondotoce, Ghiffa, Pallanza e Stresa. Altre riprese sono state effettuate a Gressan, due strutture ricettive di Aosta e dintorni, Roma, Tivoli e Terni.

Ecco allora le sette meraviglie di Torino!

Mole Antonelliana

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Nella foto: la Mole Antonelliana.

Come il Colosseo lo è per Roma, la Cupola di Brunelleschi lo è per Firenze, e il Duomo lo è per Milano, la Mole Antonelliana è considerata il simbolo di Torino. Situata nel centro storico, deve il suo nome all’architetto che la progettò, Alessandro Antonelli, e per aver avuto in passato il primato di costruzione in muratura più alta del mondo. Dal 2000 ospita al suo interno la sede del Museo nazionale del cinema.

Piazza Castello

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Nella foto: Piazza Castello.

Dopo la Mole è probabilmente un’altra icona di Torino, apparsa spesso anche nelle scene di La fuggitiva.

Nuvola Lavazza

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Nella foto: la Nuvola Lavazza.

Alcune scene hanno luogo nel quartiere Aurora, in particolare presso la Nuvola Lavazza, sede direzionale della storica Luigi Lavazza S.p.A., l’azienda produttrice di caffè fondata nel 1895. La struttura, progettata dall’architetto milanese Cino Zucchi e aperta al pubblico nel 2018, comprende, oltre agli uffici in cui lavorano manager e dipendenti dell’azienda, un museo, un sito archeologico, un ristorante, un bistrot, uno spazio eventi, una palestra riservata, un parcheggio interrato e una piazza-giardino di raccordo tra i diversi elementi.

Parco Dora

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Nella foto: il Parco Dora.

Altri luoghi di ripresa della fiction sono quelli in cui, nell’area Spina 3, fino agli anni Novanta del secolo scorso, sorgevano gli stabilimenti Fiat e Michelin e dove oggi si trova, invece, il Parco Dora, un parco postindustriale che prende il nome della Dora Riparia, affluente del fiume Po che attraversa il Piemonte e bagna anche Torino. Frutto degli interventi coordinati dell’architetto Jean-Pierre Buffi e del paesaggista Andreas Kipar, il parco è stato completato nel 2014 e oggi rappresenta il secondo polmone verde della città per estensione (il primo è il Parco della Pellerina).

Grattacielo Intesa San Paolo

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Nella foto: il Grattacielo Intesa San Paolo.

Progettato da Renzo Piano, questo grattacielo deve il suo nome all’omonimo gruppo bancario ed all’espressione della ferma volontà di Enrico Salza.

Inizialmente, quando era ancora in fase progettuale, fu avversato per il modo in cui avrebbe modificato lo skyline cittadino e per come avrebbe rivaleggiato in altezza con la Mole Antonelliana, da cui oggi lo separano soltanto 25 cm.

Campus Einaudi

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Nella foto: il campus dell’Università di Torino.

Di un’area industriale dismessa (ex Italgas), Norman Foster, uno dei più importanti architetti britannici al mondo, ha fatto un campus universitario di grande impatto visivo, vera e propria meraviglia avveniristica. Sito lungo le sponde del fiume Dora, a poca distanza dalla Mole Antonelliana, il Campus ospita la sede della Scuola di Scienze giuridiche, politiche ed economico-sociali di Torino, con i relativi dipartimenti: Culture, Politica e Società; Economia e Statistica; Giurisprudenza. Nella fiction è stato utilizzato come location del commissariato di Polizia.

Museo Egizio

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Nella foto: il Museo Egizio di Torino.

Il Museo Egizio di Torino è il più antico museo interamente dedicato alla civiltà nilotica ed è considerato, per valore e quantità dei reperti, il più importante al mondo dopo quello del Cairo.

Nel 2017 i Premi Travellers’ Choice di TripAdvisor classificano l’Egizio al primo posto tra i musei più apprezzati in Italia, al nono in Europa e al quattordicesimo nel mondo. Nel 2019 il museo ha fatto registrare 853 320 visitatori, risultando il sesto museo italiano più visitato.

Qualche anno fa è stato protagonista di una delle puntate di ‘Stanotte a…’, programma dedicato ai musei più importanti del mondo e che vede la conduzione di Alberto Angela.

Lago Maggiore

Le sette meraviglie di Torino 1

Diviso tra la Lombardia, il Piemonte e la Svizzera si trova il lago Maggiore, una distesa d’acqua in cui si specchiano una miriade di paesaggi fatti di pinete profumate, boschi secolari e montagne imponenti.

Stresa è la regina del Lago Maggiore: cittadina turistica con il centro storico ricco di negozi, alberghi, bar e ristoranti ma non mancano angoli intimi e tranquilli. Per di più la visita alle isole Borromee è immancabile.

Tamara Santoro
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