Formula 1 d’autore: pagelle del GP di Ungheria

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Prima della tradizionale pausa estiva la Formula 1 arriva sul circuito dell’Hungaroring, in Ungheria. Una gara che mette ancora più benzina sul fuoco, dopo i fatti di Silverstone, una gara “pazza”, un’altra in questa stagione.

L’ultima gara prima della classica pausa estiva della Formula 1 già di suo, per come ci si arrivava, doveva essere “calda” per tutto quello che è accaduto durante e dopo il Gran Premio di Silverstone. E così è stato, in qualche modo una Mercedes ha rovinato la gara a non una ma due Red Bull. Al primo giro Bottas parte male e nel tentativo di rimediare tampone Norris in curva 1, da lì parte una reazione a catena che costringe alcuni piloti al ritiro ed altri si ritrovano con la macchina danneggiata, va male, appunto, per le due Red Bull, Perez si ritira e Verstappen si ritrova con la macchina danneggiata e di conseguenza la gara gli viene compromessa (arriva infatti in decima posizione, ma sofferta).

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Poi c’è stata l’altra gara, quella degli altri, in cui Ocon vince la sua prima gara, portando al trionfo anche la “nuova” scuderia Alpine, seguito da Vettel (poi squalificato) in Aston Martin (per la seconda volta a podio) ed un Hamilton che ancora una volta si ritrova nelle posizioni da podio per gli episodi e per essere solo contro scuderie, purtroppo, inferiori. Da vera gara “pazza”, forse la più pazza in questa prima parte di stagione di Formula 1, le due Williams vanno a punti, con Latifi che per alcuni giri è rimasto anche al terzo classificato.

Le lotte sono saltate tutte, insomma, è stato un tutti contro tutti, tanti fattori ad influire, dalla pista bagnata (per pochi giri) fino ai piloti che ci hanno messo del loro per far andare in scena certi duelli

Lewis Hamilton (Mercedes) – The Final Episode (Asking Alexandria): per Lewis Hamilton questa stagione di Formula 1 sta andando ad episodi. Fin dalla prima gara infatti il pilota britannico sta vincendo o portando a casa buoni risultati solo grazie a certi avvenimenti durante le gare. Lo abbiamo visto nella scorsa gara a Silverstone in cui, dopo aver buttato fuori il suo diretto rivale per il mondiale si è ritrovato a “lottare” per la vittoria con la Ferrari di Charles Leclerc (che purtroppo rimane inferiore), ed oggi invece si ritrova terzo (secondo dopo la squalifica di Vettel) perchè semplicemente era l’unico, nel gruppo rimasto illeso dall’incidente in curva 1, ad avere una macchina abbastanza veloce da recuperare posizioni su una pista in cui è molto difficile farlo. Ma speriamo che sia l’episodio finale e di vedere Lewis con la sua Mercedes tornare a gareggiare veramente, senza bisogno di bandiere rosse o contatti.

Fernando Alonso (Alpine) – Vedi Cara (Francesco Guccini): aprendo i social ho visto molto stupore da parte di tutti per la prestazione di Alonso, soprattutto perchè molti non sono mai riusciti a viverlo del tutto. Nel suo duello contro Hamilton ho rivisto dei fantasmi, però buoni, di quel Fernando che nel 2005 e 2006 sconfisse un certo Michael Schumacher e che nel 2010 quasi vinse un mondiale contro quello che poi divenne Sebastian Vettel. E’ difficile spiegarlo, soprattutto a chi non è riuscito a viverlo completamente, però magari dopo questa gara sarà più semplice.

Nicholas Latifi & George Russell (Williams) – La Guerra è Finita (Baustelle): per la Williams la guerra contro i punti sembra essere finita. Certo, era relativamente da “poco” che la scuderia inglese non andava a punti (ci andò nel 2019 con Kubica, in Germania), ma in questo caso è molto più importante visto che sono arrivati finalmente i primi punti in carriera per Latifi ed i primi punto con la Williams per Russell, punti che per lui valgono una carriera. Almeno per lui la guerra è finita.

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Max Verstappen (Red Bull) – Highway to Hell (AC/DC): per la seconda gara di seguito la sua gara viene rovinata da una Mercedes, ed il tutto è reso più tragico che lo è stata indirettamente. Riesce comunque a non ritirarsi (a differenza del suo compagno di squadra Perez) ma la sua macchina è molto danneggiata e non riuscirà più a tornare in testa o almeno ad avvicinarsi, e soffre anche per prendere un solo punto. La situazione sembrava che potesse calmarsi, anche un minimo, in realtà stiamo andando dritti dritti all’inferno.

Valtteri Bottas (Mercedes) & Lance Stroll (Aston Martin) – What’s My Age Again (Blink-182): Ad ognuno il suo errore da bambino. Bottas parte male e preso dalla troppa foga di recuperare la posizione su Norris lo tampona prima di curva 1, innescando altri contatti ma soprattutto l’altro errore, quello di Stroll, che per evitare l’intoppo e per approfittare e prendere posizioni decide di tagliare la prima curva, frenando, sul bagnato. Peccato che la mossa lo fa finire addosso a Charles Leclerc. Due errori da bambini, da “troppo giovani”.

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Charles Leclerc (Ferrari) – Non Vivo più sulla Terra (MACE/Rkomi/Venerus): possiamo definire la partenza di Charles Leclerc come una delle pochissime in cui ha deciso di partire pulito e senza prendersi troppi rischi, ancora meglio nel momento in cui avendo visto il tamponamento causato da Bottas ha deciso di tenersi a debita distanza, peccato che non aveva messo in conto Stroll. Ormai sembra che Charles non viva più sulla terra, ma in un mondo in cui ogni giorni si vive come una roulette.

Marco Mancinelli
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