La nostra amata Italia è una terra straordinaria e nell’attesa di poter tornare a scoprirla in tutta sicurezza, ecco il nostro personale itinerario internamente dedicato all’Umbria, il cuore del nostro Belpaese.
Col tempo, la bellezza di questa terra è stata riconosciuta anche dal cinema e dalla televisione. Negli anni infatti l’Umbria è stata scelta come set televisivo per fiction di punta della Rai, basti pensare a Don Matteo e a Che Dio ci aiuti, che hanno contribuito ad aumentare le presenze turistiche in maniera notevole.
Per dovere morale il nostro viaggio alla scoperta dell’Umbria parte proprio da suo capoluogo, Perugia.
Il palazzo dei Priori.
Il Palazzo dei Priori, o comunale, è uno dei migliori esempi d’Italia di palazzo pubblico dell’età comunale. Sorge nella centrale Piazza IV Novembre a Perugia, in Umbria. Si estende lungo Corso Vannucci fino a via Boncambi. È ancora oggi sede di parte del Municipio e, al terzo piano, della Galleria nazionale dell’Umbria. Deve il suo nome ai Priori, la massima autorità politica al governo della città in epoca medievale.
Praticamente in posizione adiacente avrete modo di ammirare anche la Fontana Maggiore, costruita tra il 1275 e il 1278, su disegno di Nicola e Giovanni Pisano, per ricevere le acque provenienti dall’Acquedotto del Monte Pacciano. I due artisti vollero la Fontana su una gradinata circolare, costituita da due vasche di pietra rosa e bianca, sormontate da una conca di bronzo.
Rocca Paolina.
Decantata in una celebre poesia di Giosuè Carducci, la Rocca Paolina è un’antica fortezza voluta dal Papa Paolo III e realizzata da Antonio da Sangallo il Giovane. L’intento del Papa, in cui era ancora vivo il ricordo del Sacco di Roma, era quello di rendere la città sicura e di creare, così, un rifugio efficiente come lo era stato Castel Sant’Angelo.
La Rocca è stata simbolo dell’autorità papale fino al 1860 e ancora oggi la parte più suggestiva da visitare di quel che resta della Rocca Paolina sono i sotterranei.
Proseguiamo poi con Assisi, cittadina dell’Umbria dove si spostato il set dell’ultima stagione di Che Dio ci aiuti.
La basilica di San Francesco d’Assisi.
È il luogo che dal 1230 conserva e custodisce le spoglie mortali del santo serafico. Vista da lontano sembra una roccaforte unica ma è in realtà composta da due chiese sovrapposte: la Basilica inferiore e quella superiore e una cripta con la tomba del Santo. Nelle due chiese è stata scritta la storia dell’arte italiana: ci hanno lavorato Cimabue, Giotto, i Lorenzetti, Simone Martini.
Il tempio di Minerva.
Quando nel 1786 Johann Wolfgang von Goethe arriva ad Assisi per il suo viaggio in Italia, resta incantato davanti alle colonne del Tempio della Minerva, il primo monumento dell‘antichità che avesse mai visto integro.
Non è difficile comprendere lo stupore del letterato tedesco: la facciata è perfettamente conservata, con le sei colonne che poggiano direttamente sulla scalinata sormontate da un capitello in stile corinzio.
Ci spostiamo adesso ad Orvieto, un’altra città che custodisce alcuni dei più inestimabili tesori dell’Umbria.
Il Duomo.
Meraviglia dell’arte gotica italiana, il Duomo di Orvieto rivela una straordinaria armoniosità nonostante vi abbiano lavorato 20 artisti diversi per più di 3 secoli. Al centro c’è il magnifico rosone e tutto intorno i mosaici, che nonostante siano molto belli, hanno ben poco di quelli originali.
Pozzo di San Patrizio.
Il Pozzo deve il suo nome per la somiglianza con la cavità dove il santo irlandese, che si festeggia il 17 marzo, amava ritirarsi in preghiera.
Questa meraviglia di ingegneria fu costruita nel 1527 per volere di Papa Clemente VII che affidò l’incarico a Giuliano da Sangallo il Giovane. L’obiettivo era assicurare a Orvieto acqua in ogni momento dell’anno, soprattutto in previsione di un assedio come quello del Sacco di Roma da cui il Papa era appena scappato. Il pozzo, profondo 62 metri, è interamente scavato nel tufo e raggiunge l’acqua che si trova sotto la rupe su cui è costruita Orvieto.
La penultima tappa del nostro tour in Umbria è Terni, con due delle sue attrazioni più stupefacenti.
Cascata delle Marmore.
Per chi si reca a Terni non può rinunciare ad una visita alla Cascata delle Marmore: a pochi chilometri dal centro della città, potrete essere spettatori di uno degli spettacoli più grandiosi che la natura offre. La Cascata delle Marmore, creata dai Romani per far defluire il fiume Velino, e immortalata tra gli altri da Federico Fellini e Dario Argento, concede un delizioso scenario in cui il fragore delle acque spumeggianti, che effettuano un salto di 165 metri, si unisce ad affascinanti giochi di luce.
La Scarzuola.
La Scarzuola è una località rurale dell’Umbria, ubicata nella frazione Montegiove del comune di Montegabbione, in provincia di Terni. È ben conosciuta per l’antico convento dove, secondo tradizione, avrebbe dimorato San Francesco d’Assisi, e per la villa sotto forma di “città-teatro”, concepita e costruita nel ventesimo secolo dall’architetto milanese Tomaso Buzzi come personale interpretazione del tema della “città ideale”.
Castelluccio di Norcia.
Se passate da Norcia nel periodo tra il 10 maggio e inizio luglio, godetevi lo straordinario spettacolo dalla fioritura di milioni di fiori colorati (papaveri, fiordalisi, margherite) sull’altipiano di Castelluccio di Norcia.
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