Cremonini Live25, il racconto della sua prima volta al Maradona

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Martedì 24 giugno 2025, Napoli ha accolto Cesare Cremonini per la prima volta in 25 anni di carriera sul palco di uno stadio – e non un qualunque stadio, ma il leggendario Diego  Armando  Maradona. Un evento atteso, carico di significato, che ha visto migliaia di fan prendere d’assalto l’impianto sotto il caldo afoso della sera partenopea.

Lo show, nel contesto del Cremonini  Live 25, è stato allestito come un’esperienza totale: un palco imponente (65 m × 22 m) con oltre 900 m² di LED, 700 fari, macchine del fumo e laser, e un cast di oltre 200 persone per movimenti e scenografie impressionanti.

L’apertura su “Alaska Baby” ha fissato il tono glaciale e visionario: un pianoforte dal look di stalattiti, luci fredde, una passerella che evocava ambientazioni artiche, e giacche scintillanti hanno reso l’incipit spettacolare.

La scaletta: 27 tappe nel repertorio

Un set di 27 brani, che ha intrecciato la carriera solista e i successi Lùnapop, ha scandito le due ore e mezza di spettacolo. Gli arrangiamenti hanno spaziato da intense ballad romantiche – come “Vieni a vedere perché”, “La nuova stella di Broadway“, “Le sei e ventisei” – a sequenze ballabili: “Lost in the Weekend”, “Logico #1”, “GreyGoose”.

I momenti impossibili da dimenticare

  • Ora che non ho più te: Cesare rimane solo su una pedana, mentre sul maxi schermo si scatena un temporale artificiale. L’effetto scenico ha lasciato il pubblico senza fiato.
  • Collaborazioni: imprevisto e festoso l’ingresso di Tropico, che ha duettato con Cremonini su “Non esiste amore a Napoli”, accolto da applausi fragorosi.
  • Omaggio a Napoli: durante “PadreMadre”, Cremonini ha dichiarato che “Napoli insegna che la musica è della gente”, un tributo che ha galvanizzato la platea.
  • Effetti speciali: la presenza virtuale di Elisa in “Aurore boreali” e di Jovanotti in “Mondo” ha amplificato l’aspetto scenografico del live.

Un viaggio sonoro e visivo

Lo spettacolo si è rivelato una vera opera artistica, tra registri romantici, personali, energici, rock, curato in ogni dettaglio, con un’equipe formidabile e il sound design di Marc Carolan (Muse, The Cure). I fan hanno vissuto un viaggio tra le fasi musicali di Cremonini, partendo dal 1999 fino alle nuove composizioni.

E lo spettacolo continua…

Il Live 25 prosegue: il 28 giugno tocca Messina, il 3–4 luglio Bari, poi Padova (8 luglio), Torino (12), Roma (17–18). Contestualmente, sono state annunciate le date del Live 26: Circo Massimo (Roma, 6 giugno 2026), Milano, Imola, Firenze.

Conclusioni

Il debutto al Maradona ha segnato una pietra miliare nella carriera di Cremonini: un mix perfetto di spettacolo visivo, maestria musicale, nostalgia e innovazione, con la città di Napoli che si è rivelata perfettamente all’altezza dell’appuntamento. La tensione tra parola e performance, la messa in scena visionaria e l’intimità dei momenti acustici hanno reso questa tappa indimenticabile, e al contempo trampolino verso un 2026 già prenotato come un’altra grande avventura.

Lorenzo Scuotto
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