Formula 1 d’autore: pagelle del GP dell’Azerbaijan

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Dopo un anno di assenza a causa della pandemia, l’Azerbaijan torna ad ospitare un week-end di gara di Formula 1, nel circuito cittadino di Baku. Una gara che si accende solo nel finale, regalando un altro GP che rimarrà nella storia.

Due circuiti cittadini di seguito nel calendario della Formula 1, non succedeva da anni, in questo caso prima Monaco ed ora Baku. Piste dalle caratteristiche completamente diverse, la prima più lenta e difficile, la seconda molto strana per essere su strada, praticamente un ibrido tra Monza e le strade del principato. Una gara che si può definire divisa in tre parti, molto diverse tra loro, e con grandi colpi di scena.

Azerbaijan

La prima parte noiosa, una gara forse troppo anonima per essere Baku, fino al primo dei due incidenti decisivi, ovvero quello di Lance Stroll, dopo la ripartenza diventa tutta una gara sui distacchi tra i piloti, soprattutto tra le due Red Bull e Lewis Hamilton. Poi il vero colpo di scena, quello che ha cambiato veramente tutto. Una delle due ruote posteriori della macchina di Max Verstappen cede, facendolo andare a sbattere contro muro, da lì cambia tutto, bandiera rossa. Al re-start da fermi ai piloti rimangono due giri di fuoco.

Possiamo dire che tra Red Bull e Mercedes sia finita zero a zero, più o meno, mentre il resto delle lotte, soprattutto della classifica costruttori prende una piega interessante

Sergio Perez (Red Bull) – Ci Sono Molti Modi (Afterhours): ci sono molti modi per vincere una gara, nel caso di Sergio Perez sono due. Il primo come in Bahrain lo scorso anno, ultimo dopo il primo giro e primo a fine gara, il secondo come in Azerbaijan quest’anno, in cui non solo vince, ma porta punti importanti alla Red Bull per la classifica costruttori. Il secondo pilota perfetto che fa capire alla scuderia austriaca l’importanza di averlo, un secondo pilota.

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Sebastian Vettel (Aston Martin) – Ho ancora la forza (Francesco Guccini): forse è presto per parlare e dire che Vettel abbia ancora la forza per fare belle gare, andare a podio e magari, un giorno, vincerne ancora. Ma almeno da questo back-to-back cittadino abbiamo ritrovato il caro, vecchio, Seb. Oltre al suo ritorno sul podio, grazie a lui l’Aston Martin conquista il suo primo podio della storia.

Pierre Gasly & Yuki Tsunoda (AlphaTauri) – Patience (Guns N’ Roses): con molta pazienza da parte mia, e credo anche di tanti altri appassionati, a Baku abbiamo ritrovato quell‘AlphaTauri che lo scorso anno si era dimostrata competitiva. Un grande Pierre Gasly che fa passare come routine il suo andare a podio, e Tsunoda che va a punti quando sembrava che stesse per “mollare”.

Charles Leclerc (Ferrari) – A mano a mano (Rino Gaetano): dopo la pole position di ieri ho pensato subito all’ultimo strofa della canzone di Rino, insomma, dopo che Monaco gli aveva portato via un sorriso, Baku è riuscito a ridarglielo. In gara invece quel sorriso e quel fiore gli vengono tolte, soprattutto alla ripartenza post bandiera rossa in cui non riesce a prendersi la terza posizione. Ma di certo “l’amore è tornato”.

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Fernando Alonso (Alpine) – Cattivo (The Zen Circus): Fernando Alonso è sempre stato cattivo, anche se con una macchina, fino ad ora, inferiore. Ma a lui poco importa, ed infatti dopo la bandiera rossa parte ad opera d’era e si prende una sesta posizione molto importante per lui, che fa pensare subito al vecchio “Nando”.

Lewis Hamilton & Valtteri Bottas (Mercedes) – L’involuzione della specie (Linea 77): per il secondo week-end di seguito la Mercedes è in difficoltà, addirittura in Azerbaijan tutte e due i piloti finiscono fuori dai punti, con un Lewis Hamilton che si gioca la vittoria per un lungo dopo la seconda partenza, mentre il povero Bottas viaggia per tutto il tempo nelle retrovie. Una grave involuzione in due gare, ma ricordiamoci il loro nome.

Max Verstappen (Red Bull) – Lunedì (Vasco Rossi): chissà quanto odierà domani, ovvero lunedì, Max Verstappen. Certo, lui e la Red Bull vanno via dall’Azerbaijan in testa a tutte e due le classifiche, il suo incidente ha causato una bandiera rossa, però tra lui ed Hamilton è zero a zero.

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La prossima gara sarà sul circuito del Paul Richard, in Francia. Non un circuito interessante, ma viste le gare precedenti potrebbe regalare, incredibilmente, una bella gara. Gli highlights della gara di Baku li trovate a questo link.

Marco Mancinelli
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