La città dai mille colori torna protagonista. Prosegue la prestigiosa serie di notti in viaggio con Alberto Angela, dopo i successi del Museo Egizio, Firenze, San Pietro, Venezia e Pompei, è il turno di Napoli.
La sera di Natale è una delle più magiche e speciali dell’anno, quella in cui tutto può accadere. È per questo che la scelta è ricaduta su Napoli, città che quella magia non l’ha mai persa e che ogni giorno trasmette ai propri visitatori.
Alberto Angela sa raccontare, incantare e trasportare come pochi: persino la sera di Natale è riuscito a conquistare l’attenzione di oltre quattro milioni di spettatori e a scatenare l’interesse per l’ultima puntata di Stanotte a persino sui social. La reazione del pubblico è probabilmente dovuta al fatto che storia, arte e cultura siano pane per i denti di tutti; per di più a molti è piaciuta la piega che ha preso il racconto del capoluogo campano di cui vengono troppo spesso ricordati gli stereotipi negativi e la Napoli di Gomorra. Ma quella non è l’unica versione che esiste: Napoli è infatti una città di colori, luce, musica e tanta ma tanta bellezza.
“Con questa puntata di Stanotte a… abbiamo provato ad illuminare Napoli con la luce che merita, anche grazie alla magia che questa serata speciale è in grado di trasmettere. Spesso, infatti, le cronache tendono a concentrarsi sulle sue ombre, che non intendiamo ignorare, che vanno individuate e combattute. Ma Napoli non è solo questo. Napoli è soprattutto luce. Ed è proprio questa luce che vogliamo che stasera risplenda, esattamente come abbiamo fatto per le altre città.”
A farci strada nei vicoli della città alla scoperta dei luoghi incantati di Napoli è sì Alberto Angela ma anche il silenzio della sera. Questo fattore infatti ci ha permesso di osservare le principali attrazioni come se fosse la prima volta, circondati dalla pace. Ad accompagnare il viaggio di Alberto Angela saranno dei personaggi noti che incarnano in maniera diversa lo spirito di Napoli.
Secondo la leggenda Napoli è nata sullo scoglio dove oggi possiamo ammirare Castel dell’Ovo, prima tappa del viaggio. Qui infatti la sirena Partenope si sarebbe lasciata morire dopo non essere riuscita a sedurre Ulisse. La città è stata fondata dagli abitanti di Cuma che le diedero il nome della sirena. In seguito i Greci diedero vita ad un nuovo nucleo abitato, stavolta sulla costa, che chiamarono Neapolis, città nuova. Dopo i Greci arrivarono i Romani e a Virgilio si potrebbe ricondurre il nome attribuito al castello. Il poeta avrebbe infatti nascosto nelle fondamenta del castello un uovo, e la sopravvivenza di Napoli dipenderebbe proprio dalle condizioni di questo uovo.
La tappa successiva è il cuore di Napoli, Piazza Plebiscito. Ogni giorno la piazza offre uno spettacolo diverso, fatto di luci ed ombre, di miseria e nobiltà. Ogni cittadino, ogni turista quando giunge in Piazza ha l’impressione di essere accolto in un abbraccio. Sulla stessa piazza si affaccia il Palazzo Reale che nei secoli ha visto la presenza di alcune delle famiglie più nobili del Paese, tra cui i Borbone e i Savoia.
A Raimondo di Sangro, settimo principe di Sansevero e uomo dai mille talenti, si deve la trasformazione della cappella di famiglia in un tempio maestoso. Quando i turisti entrano nella cappella vengono letteralmente rapiti dalla statua del Cristo Velato, dimenticando per qualche secondo di essere completamente circondati dalla bellezza. Per di più i sotterranei della cappella riservano una sorpresa che gli amanti dell’horror potrebbero particolarmente apprezzare. La tappa successiva del viaggio di Alberto Angela a Napoli è il Monastero di Santa Chiara dove veniamo accolti da un interprete della musica italiana per eccellenza, Giovanni Calone, in arte Massimo Ranieri.
A Napoli la tradizione dei presepi, seppur antichissima, è ancora molto viva. Non poteva quindi mancare una sosta in via San Gregorio Armeno. La certosa di San Martino, che si staglia sulla collina del Vomero, oltre ad offrire una magnifica vista sul golfo di Napoli, custodisce anche il presepe di Cuciniello.
Napoli custodisce anche il teatro lirico più antico d’Europa, un patrimonio dentro un patrimonio, il Real Teatro di San Carlo. L’edificio ha tanta storia da raccontare e tanta cultura da regalare, ha incantato i suoi visitatori più illustri e il suo palco ha ospitato i più grandi esponenti della musica lirica italiana ed internazionale.
E poi ancora la Galleria Umberto I, il Museo Archeologico Nazionale e l’arte delle stazioni della metropolitana, il mito di Maradona raccontato da uno dei suoi compagni di squadra, San Gennaro e il suo tesoro. Insomma Napoli non smette mai di sorprenderci, ecco perché non ci stancheremo mai di lei.
La puntata, per chiunque l’avesse persa, è disponibile su RaiPlay mentre se avete voglia di una serata all’insegna della cultura e dell’arte in compagnia di Alberto Angela non vi resta che collegarvi su Rai 1 martedì sera per una nuova puntata di Meraviglie.
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