Katharine Hepburn | La donna e l’attrice

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«Ci sono donne e donne – poi c’è Kate. Ci sono attrici e attrici – poi c’è Hepburn», (Frank Capra)

Le parole del grande regista americano sono probabilmente tra le migliori mai utilizzate per descrivere Katharine Hepburn.

Non è facile parlare della più grande attrice mai esistita; non è facile perché tantissimo è già stato detto; non è facile per la complessità della donna e del personaggio. Ma è doveroso continuare a raccontarla, per quello che è stata e per quello che ha dato al Cinema.

Katherine Hepburn, l’unica sia tra gli attori, che tra le attrici a vincere quattro Premi Oscar per la Migliore Interpretazione, nacque nel Connecticut il 12 maggio del 1907 in una agiata famiglia di origini scozzesi. Della sua giovinezza si sa che ebbe la fortuna di crescere in un ambiente progressista (suo padre era un famoso urologo che credeva fortemente nella necessità della profilassi per evitare il diffondersi delle malattie veneree, mentre sua madre era una suffragetta attivista per i diritti delle donne e in particolare sostenitrice della pianificazione delle nascite e quindi della contraccezione), dove non c’erano tabù e dove uomini e donne avevano le stesse possibilità.

Intelligente, forte, sportiva, curiosa e partecipe di quello che avveniva intorno a lei (è nota la sua partecipazione alle manifestazioni organizzate da sua madre per i diritti delle donne) la sua vita scorse tranquilla fino alla tragedia che l’avrebbe segnata per sempre; infatti trovò il fratello impiccato ad una trave nella soffitta di casa.

La famiglia si rifiutò di credere al suicidio, pensando più ad un terribile incidente. In ogni caso il terribile lutto le causò una fortissima depressione che la portò a non andare a scuola e a non voler frequentare i suoi coetanei, tanto che i genitori la fecero studiare a casa. L’attaccamento al fratello fu tale da indurla a utilizzare la data di nascita di Tom al posto della sua (per tantissimi anni sostenne di essere nata l’8 novembre).

Il periodo di isolamento terminò con l’iscrizione al college, infatti la futura grande attrice si laureò nel 1928 in Storia e Filosofia. Durante questo periodo scoprì la sua vocazione, la recitazione, e infatti iniziò a calcare i palcoscenici. Debuttò a Broadway nel 1928, ma per i primi successi dovette aspettare il 1932, con le ottime recensioni per il ruolo di Antiope in The Warrior’s Husband.

Da Broadway a Hollywood il passo fu breve, e già nel 1932 ottenne un buon successo e ottime critiche per Febbre di Vivere. La promessa di una carriera luminosa venne confermata dal successo ottenuto per La gloria del mattino, per il quale nel 1934 vinse la Coppa Volpi al Festival di Venezia e il Premio Oscar come Miglior Attrice Protagonista.

Successivamente però, nonostante il successo di Piccole Donne, e l’incontro con indiscussi maestri (Frank Capra, George Cukor solo per citarne due), iniziò ad inanellare una serie di insuccessi sia a teatro, sia a cinema. Ad esempio lo stesso Il diavolo è femmina (destinato a diventare un cult) fu un insuccesso al botteghino e la Hepburn fu definita “veleno per il botteghino”. L’ostracismo nei suoi confronti fu aumentato anche dalla fama di donna scontrosa, altezzosa e difficile.

In realtà Katharine Hepburn era una donna dalla volontà ferrea, coraggiosa, indomita, ribelle, estremamente franca, insofferente verso le ipocrisie e i pregiudizi di Hollywood. Decisamente in anticipo rispetto ai tempi e favorita anche dal patrimonio familiare, decise di diventare padrona e artefice della propria carriera. Un modello, non solo dal punto di vista della recitazione, ma anche per l’approccio imprenditoriale nel gestire la propria carriera, per le eredi Meryl Streep, Julia Roberts, Kate Winslet

Katharine Hepburn
(Original Caption) Katharine Hepburn: Head and shoulders photograph.

Infatti nel 1939 sciolse il contratto con la RKO, tornò a teatro per interpretare la protagonista della commedia di Philip Berry, Scandalo a Filadelfia ottenendo un notevole successo. Tanto che il compagno di allora, il miliardario Howard Hughes (assolutamente da vedere The Aviator di Martin Scorsese, per scoprire qualcosa in più sulla loro storia d’amore), comprò per lei i diritti cinematografici della pellicola. La Hepburn decise di girare il film con la MGM, riuscì ad ottenere come partners James Stewart e Cary Grant e la regia fu affidata a George Cukor, che la dirigerà nel corso della sua carriera in nove film. Il film fu un trionfo, e rilanciò la carriera dell’attrice, che da questo momento fu un continuo crescendo.

Molti dei migliori film della star furono girati insieme ad uno dei più grandi attori della Storia del Cinema, quello Spencer Tracy, a cui restò legata per venticinque anni senza poter ufficializzare il rapporto (Tracy era sposato ed essendo cattolico e con un figlio sordocieco non volle mai divorziare dalla moglie). Tra questi un posto di rilievo hanno: La donna del Giorno (il cui set fu galeotto), Prigioniera di un segreto, Mare d’erba, La costola d’Adamo e l’indimenticabile Indovina chi viene a cena?.

In tutti i film in cui lavorarono insieme i due attori diedero vita a dei duetti entrati a pieno diritto nella Storia del Cinema. Schermaglie alternate a momenti di incredibile tenerezza. Vita e finzione che si sovrapponevano, perché le schermaglie avvenivano anche nella realtà dei set. Del resto i due erano diversi anche per quanto riguardava lo stile recitativo: meticolosa e pronta a ripetere le scene più volte lei, più votato all’improvvisazione lui, che del resto era famoso anche perché spesso era “buona la prima”.

Ma Katharine Hepburn continuò a dimostrare il suo immenso talento anche in molte delle pellicole in cui recitò senza il suo compagno; basti pensare a La regina d’Africa in cui è la meravigliosa co-protagonista di un gigantesco Humphrey Bogart, a Summertime girato a Venezia nel 1955 da David Lean e in cui interpreta magistralmente il ruolo di una donna di mezz’età che si innamora di un uomo sposato, a Improvvisamente l’estate scorsa, il film del 1959 di Joseph L. Mankiewicz con uno straordinario cast che comprendeva anche il sempre eccezionale Montgomery Clift ed Elizabeth Taylor, al meglio delle sue capacità interpretative. Film che per la tematica affrontata è uno dei film più importanti e significativi del periodo.

Katharine Hepburn alternò il cinema al teatro per gran parte della sua carriera; si prese però un periodo di pausa quando nel 1963 Tracy iniziò ad avere seri problemi di salute e lei decise di occuparsi di lui, mettendo da parte la sua carriera. I due tornarono a lavorare insieme un’ultima volta per un’altra pietra miliare del grande schermo, Indovina chi viene a cena?, il rivoluzionario film di Stanley Kramer che nel 1967 per primo affrontò il tema dei matrimoni misti. La straordinaria prova dell’attrice le fece meritare il secondo Oscar.

Spencer Tracy morì a poche settimane dalla fine delle riprese; l’attrice nonostante il dolore continuò a lavorare per il cinema, teatro e tv fino al 1994. Dell’ultimo trentennio non possiamo non ricordare il grandioso Il leone d’inverno per il quale vinse il terzo Oscar come Miglior Attrice Protagonista grazie alla meravigliosa interpretazione di Eleonora d’Aquitania e Sul lago dorato. Quest’ultima pellicola la vide giganteggiare in coppia con un altro grande di Hollywood, Henry Fonda. Entrambi gli attori, nei ruoli di due coniugi in vacanza sul lago del titolo, vinsero l’Oscar come Miglior Attori Protagonisti.

Katharine Hepburn è morta il 29 giugno del 2003 nella sua casa di famiglia; coerente fino alla fine alle idee con cui era vissuta, ha rifiutato funerali religiosi.

Il suo talento e il suo contributo al Cinema sono enormi, ma importantissimo è stato anche il suo modo di pensare e vivere, e il suo esempio e la sua lezione possono e devono essere un faro per le ragazze e le donne di oggi.

Maria Ascolese Iodice
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